La storica scoperta di un corpo celeste nel quale potrebbe celarsi un'altra forma di vita intelligente rappresenta l'apice del progresso di una civiltà, la nostra, sempre più incuriosita da tutto quello che ci circonda, al di fuori del nostro Sistema Solare e, in parte, della nostra Galassia. Ciò che non tutti sanno, però, è che la Nasa, artefice della scoperta di Kepler-452B, sta mettendo a punto un nuovo telescopio spaziale che possa prendere il posto del mitico Hubble in orbita attorno alla Terra e grazie al quale si potrà vedere se c'è effettivamente una qualche forma di vita aliena sul corpo celeste appena scoperto dagli scienziati statunitensi.
Il suo nome è James Webb e verrà lanciato a ottobre 2018: in realtà la sua destinazione è a circa un milione e mezzo di chilometri dal nostro pianeta, ma sarà dotato di un campo visivo nell'infrarosso notevolmente superiore a quello del suo predecessore. Anche perché il nuovo telescopio ci permetterà di saperne di più circa la composizione di Kepler-452B, fra le altre cose.
Quello che sappiamo e non sappiamo su Kepler-452B
Subito dopo aver dato la notizia della scoperta del più papabile "cugino" della Terra nella costellazione del Cigno, attraverso una conferenza stampa, gli esperti della Nasa hanno risposto ad alcune domande che gli utenti hanno proposto sul profilo twitter dell'azienda.
In primo luogo, il pianeta è molto distante da noi (circa 1400 anni luce), basti pensare che il mezzo più veloce mai costruito, cioè la sonda New Horizons, ci metterebbe la bellezza di 25,8 milioni di anni per approdare su Kepler-452B partendo dalla Terra. Una distanza abissale, insomma, che attualmente non ci permette nemmeno di sapere se il corpo celeste è gassoso oppure roccioso.
In più gli scienziati hanno affermato che entro i prossimi 20-30 anni si riuscirà a costruire qualcosa in grado di arrivare lì nel minor tempo possibile, ma nel frattempo James Webb potrebbe rivelarsi come la tecnologia migliore per vedere da vicino sia l'atmosfera che eventuali tracce di presenza extraterrestre sul pianeta.
