La nuova piattaforma di musica in streaming della Apple, dopo il suo lancio sul mercato questa estate, è riuscita a raccogliere solo 6.5 milioni di abbonati. Purtroppo è un dato poco rassicurante per la più famosa e grande azienda tecnologica al mondo. Ricordiamo che la Apple è la stessa a dominare incontrastata il mercato di smartphone, tablet e personal computer, apprezzata in tutto il mondo grazie ad affidabilità, qualità ed innovazione.Così non sembra essere per questi primi mesi di avventura nel mondo della musica in streaming a pagamento.

I dati

Le statistiche parlano chiaro:

  • 94 milioni di statunitensi posseggono un iPhone (marzo 2015) ma solo la metà di questi paga l'abbonamento mensile di 9.99 dollari al mese per usufruire di Apple Music. Ciò è davvero sconcertante dato che l'applicazione è presente in ogni Iphone aggiornato con l'ultimo upgrade rilasciato da Apple. Oltretutto in italia è stato commercializzato da poco l'Iphone 6S.
  • I primi 3 mesi di utilizzo aveva riscontrato un'ottima affluenza di iscritti, circa 11 milioni. Poi però, solo la metà ha lasciato che l'abbonamento si rinnovasse in automatico a pagamento. Probabilmente molti degli attuali iscritti non si sono resi conto di aver lasciato attivo l'abbonamento anche se a pagamento.
  • Apple sovrastimava sicuramente il numero di iscritti che avrebbe ottenuto. Al lancio della piattaforma aveva dato ad intendere di voler ottenere ben 100 milioni di iscritti.
  • Paradossalmente Spotify, che dal canto suo è sul mercato dal 2006, ma che non è un magnate della tecnologia, ha ottenuto circa 10 milioni di iscritti solo nell'ultimo anno. Probabilmente quest'ottimo risultato deriva dal fatto che fornisce un servizio gratuito agli utenti non abbonati, per poter ascoltare musica in cambio di pochi secondi di pubblicità ogni mezz'ora. Apple dovrà reinventare qualcosa se vorrà far fronte a Spotify e a Tidal, la nuova piattaforma di Jay Z che vanta già 1 milione di iscritti.

Apple Music quindi è sicuramente una delusione, almeno per ora, che nessuno si sarebbe aspettato.

Ricordiamo che non è la prima di quest'anno dopo lo scandalo della maximulta per laviolazione dei brevettidi alcuni chip in prodotti Apple.Nonostante le campagne di marketing imponenti e il nome che gode di indiscusso rispetto, "la compagnia della mela" non è riuscita nel suo intento. Potrebbe essere uno shock ancora più grave se fra uno, massimo due mesi, la maggior parte degli attuali abbonati si cancellassero,rendendosiconto di essersi iscritti al servizio senza la piena volontà, ma semplicemente per il sistema automatico della App di addebitare le tariffe di rinnovo mensile.

C'è da dire che in vero stile Apple, l'applicazione e la piattaforma ha miglioramenti costanti e ciò gioca a favore del magnate Americano. Gli utenti Apple sono molto esigenti, vedremo nei prossimi mesiquanti dicoloro che stanno provando la versione gratuita saranno così soddisfatti da mantenere il servizio anche a pagamento.