“Pàgina printzipale”, “Chirca persones, logos e cosas su Facebook”. In un primo momento potrebbe sembrare spagnolo, magari una variante latinoamericana. E invece è sardo. Perché Facebook, finalmente, tra le innumerevoli lingue che propone ha inserito anche la lingua parlata in Sardegna. E, per essere precisi, l’idioma che può essere utilizzato sul più popolare social network del mondo è la “Limba Sarda Comuna”. Una sorta di scrittura della lingua isolana nata con lo scopo di, se così si può dire, unire le numerose varianti del sardo presenti in tutte le diverse province della Sardegna.

L’applicazione, che per ora può essere utilizzata solo sul pc, si può trovare nella pagina del “Coordinamentu pro su sardu ufitziale”, un'associazione di linguisti esperti ed appassionati dell’idioma isolano che ha appunto “prestato” i traduttori al colosso americano guidato da Mark Zuckerberg. Per ora l’app è stata già scaricata da più di mille persone e a breve sarà possibile utilizzarla anche sugli Smartphone di ultima generazione.

La lingua universale

L’idea di inserire la lingua sarda nel più popolare social network del mondo nacque nel 2014 quando il portavoce dei traduttori ufficiali, Alessandro Beccu, pensò insieme ai sui colleghi e ai numerosi seguaci di creare una raccolta firme per proporre al social l’inserimento del sardo tra le lingue.

Le firme raccolte furono oltre diecimila e immediatamente i responsabili di Facebook accolsero la proposta. Contattarono infatti il “Coordinamentu ” che, gratuitamente, iniziò il suo lavoro di traduzione grazie anche ai numerosi volontari che aiutarono soprattutto operando on line sulla piattaforma del social network. Si presentarono infatti circa 800 aspiranti interpreti che però furono ridotti a una decina.

Ad oggi, quasi tutti i termini sono stati tradotti.

Una lingua viva

“Se non ci fosse stato anche il Coordinamentu pro su sardu ufitziale – assicura all’Agenzia Ansa, Giuseppe Corongiu, portavoce del CSU, una delle organizzazioni che gratuitamente si è impegnata in questo progetto – probabilmente in questo momento non staremo nemmeno parando.

Grazie all’impegno – sottolinea – e al lavoro di tantissimi volontari appassionati di sardo siamo riusciti nel nostro intento. E soprattutto perché c'è stato un lavoro di gruppo coordinato in maniera perfetta”.