La Supercell ha da tempo lanciato una sua crociata per il fair play, rivolta contro quello che ritiene essere un modo sbagliato di giocare ai videogame. In particolare punta non tanto sui rapporti tra i videogiocatori ma sul supposto utilizzo di software di terze parti che potrebbero portare dei vantaggi o semplificare la progressione del gioco senza dover acquistare gemme nel negozio.

In questi giorni la software house ha lanciato un nuovo warning!, a tutti gli utenti è comparso un messaggio, visibile anche sul forum, in cui annuncia che continuerà a sospendere gli account sospettati di utilizzo di altri software che possano interagire con Clash of Clans.

Nel nuovo warning si avverte che ogni sospetto di imbroglio comporterà la sospensione dell'intero clan dalla possibilità di partecipare alle war per 14 giorni.

Supercell ammonisce che l'unico modo per non essere puniti è non avere installato alcun software di terze parti sui propri device e di denunciare eventuali compagni che possano farne uso.

La punizione altrimenti sarà una sospensione, permanente o temporanea.

Blizzard un modo diverso di gestire gli utenti

La blizzard, software house di giochi di gran successo come Word of Warcraft, Diablo e Starcraft, ha da sempre avuto un approccio diverso nei rapporti con gli utenti e sui controlli di quanto accade in gioco.

Nei mondi virtuali creati per i giochi Blizzard, sono sempre presenti dei personaggi chiamati GM (game master), che sono dei dipendenti o collaboratori che vegliano e verificano in tempo reale i comportamenti dei giocatori.

Questo permette, oltre a dare aiuto in tempo reale per eventuali problemi tecnici, anche una sorveglianza di tipo "etico" su quanto succede.

Sempre i GM intervengono anche dietro richiesta, infatti vi è la possibilità di inviare un "ticket" al team di supporto e venire contattati in tempi molto brevi direttamente in game.

Cyber bullismo e apologia di reato

Nei giochi online è purtroppo molto facile vedere casi di insulti tramite le chat, che sono dei veri e propri casi di bullismo diretti magari anche contro minori o bambini.

In questi casi avere un "servizio d'ordine" come prevede la politica di Blizzard sarebbe quantomai utile.

Vi è poi anche l'abitudine/possibilità di usare dei simbolismi che richiamano ideologie fasciste o naziste, come disegnare svastiche tramite le mappe dei propri villaggi in clash of clans.

Anche qui sarebbe bello oltre che punirechi usa software di terze parti, si intervenissecon decisione su questi giocatori, peraltro molto facilmente evidenziabili, in quanto le mappe dei villaggi sono pubbliche.

Sempre tenendo conto che nei videogiochi la presenza di minori e anche di bambini è molto alta e raramente vi può essere un controllo dei genitori, spetterebbe a chi gestisce i giochi comportarsi come già fanno la Blizzard ed altre software house, con dei sistemi di controllo che certamente indurranno dei costi aggiuntivi, ma sono costi sicuramente giustificati.