Lunedì 14 novembre il Professor Stephen Hawking ha tenuto una lezione presso la società di dibattito della Oxford Union, nel corso della quale ha delineato un oscuro scenario per il futuro dell’umanità. In più occasioni il celebre fisico teorico si è pronunciato su alcune delle usanze più pericolose della nostra società, come per esempio l’attaccamento al denaro, criticato durante un discorso tenuto in occasione della Brexit. Se in quella circostanza il suo suggerimento è stato quello di provare un approccio più in linea con l’idea di condivisione che con quella di possessione, in questo caso l’ammonimento è stato anche più chiaro: “Io non penso che sopravviveremo altri mille anni se non troveremo una via di fuga al di là del nostro fragile pianeta” (TdR).

Una paura condivisa

Nell’ultimo periodo diversi personaggi pubblici hanno sostenuto l’idea di una progressiva espansione al di fuori dei limiti del nostro pianeta, in funzione di una futura colonizzazione dei corpi celesti a noi vicini. Ciò che come loro Hawking teme è che l’insieme dei nostri comportamenti possano, in un arco di tempo relativamente breve, esaurire le mal gestite risorse primarie del nostro pianeta. Ciò ci condannerebbe all’estinzione, e dal momento che i trend negativi non danno sensibili segnali di regressione c’è chi comincia a pianificare una via di fuga. Contrariamente però a quanto ottimisticamente sostenuto da Elon Musk, Stephen Hawking ha recentemente ammesso di ritenere che non riusciremo a stabilire una colonia umana stabile su Marte prima di un centinaio di anni.

Il bivio della conoscenza scientifica

Il problema della possessione e dell’attaccamento al denaro però non è l’unico feticcio che rischia di compromettere la nostra esistenza come specie. Infatti secondo Hawking il costante progredire delle conoscenze legate agli ambiti più tecnici del sapere genera sempre “nuovi modi secondo cui le cose possono andare storte” (TdR).

È una questione di vecchia data che già alcuni tra gli scienziati più lungimiranti del Novecento, come Einstein e Oppenheimer o Max Weber, avevano intuito. Dietro ogni nuova scoperta si cela il rischio che qualcuno faccia, in maniera più o meno conscia, un uso dannoso di essa. Per intenderci un po’ quello che succede nel romanzo trasformato in film culto Il Dottor Stranamore.

Per questo motivo il Professor Hawking si auspica che la specie umana riesca per lo meno a raggiungere un saggio livello di cautela prima che ciò avvenga.

Uno spiraglio di luce

Per concludere la conferenza Hawking ha però espresso parole di fiducia nei confronti delle prossime generazioni di studiosi e di appassionati. “Ricordate di guardare in alto verso le stelle e non in basso verso i vostri piedi. Provate a ricavare un senso da quello che vedete, interrogatevi su ciò che fa sì che l’universo esista. Siate curiosi. Per quanto la vita possa sembrare dura, c’è sempre qualcosa in cui vi potete applicare ed eccellere. È importante già solo che non smettiate” (TdR).