La sicurezza informatica è una delle tematiche sempre più importanti quando si parla di nuove tecnologie: sempre più utenti affidano la loro vita al web, caricano le loro foto e i loro dati sul cloud, conservano le loro email online e in generale si affidano ai vari ecosistemi che dominano il mercato: Google con le sue comode apps, Microsoft con i suoi servizi live e Apple con il suo tipico ecosistema chiuso dove ogni prodotto funziona alla perfezione con tutti gli altri Apple, meno se integrato con soluzioni alternative. Per questo quando una nuova falla nella sicurezza o un nuovo malware capace di rubarci i nostri dati di accesso spuntano fuori, la preoccupazione degli utenti cresce parecchio.

Esattamente quello che è successo negli ultimi giorni grazie a un nuovo malware per Android.

Google Accounts violati alla velocità della luce

Il malware in questione si chiama Gooligan e viene distribuito sugli smartphone del robottino verde sotto forma di varie tipologie di app. Una volta che si insedia sul nostro dispositivo il suo funzionamento è tanto semplice quanto sconvolgente: trasmette infatti tutti i dati del Google Account memorizzato sul telefono al server centrale del malware, così che i suoi realizzatori vi abbiano accesso. Inoltre installa a propria insaputa decine di applicazioni pubblicitarie che rallenteranno inevitabilmente il cellulare e lo tempesteranno di annunci non richiesti.

Google: come proteggere il proprio account

Il malware è un'evoluzione di un'altra minaccia diffusasi lo scorso anno e segnalata da Checkpoint. Una volta che si è insediato sul proprio smartphone inizia ad acquistare app a pagamento fasulle facendo generare introiti gli sviluppatori. La soluzione per proteggersi? Mai fare click su link sospetti ricevuti via email e soprattutto mai installare applicazioni al di fuori di uno store attendibile come il Google Play Store: a molti la libertà che offre Android fa talmente gola che la tentazione di installare di tutto da fonti sconosciute sale...

ma si tratta di una pratica che spesso non serve e che si può tranquillamente evitare (a meno che non vogliate piratare delle app, allora è tutta un'altra storia, specie se state facendo di tutto per non pagare 1-2 euro per sostenere il lavoro di uno sviluppatore).