Si preannuncia un bel problema di sicurezza nazionale, quello che Donald Trump sta imponendo alla sua security: non vuole rinunciare al suo telefono privato, un vecchio Samsung Galaxy (probabilmente un S3 o un S4, secondo quello che si riesce a capire da alcune immagini), e di certo questo apparecchio potrebbe essere fin troppo facilmente vittima di attacchi per carpire i segreti nazionali che passano per il telefono del presidente USA. Anche se in maniera reticente, persino il suo predecessore Obama dovette cedere il proprio telefono personale, in favore di un altro approvato, ovvero un Black Berry opportunamente modificato dallo staff di sicurezza.

Il vecchio tweet di Trump in campagna elettorale

E le nuove foto del presidente non cambiano la situazione: sebbene il suo attuale smartphone sia indubbiamente dotato del sistema Software Knox che la stessa Samsung ha sviluppato per proteggere i dati di un certo tipo di utenza (d'altronde ha certificazioni di vario genere, tra le quali quella Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti), è davvero abbastanza? È un dato di fatto che i sistemi Android siano meno sicuri di quelli iOS e Windows, per la natura open source del software, ma il nuovo Presidente rinuncerà alle sue abitudini?

Tweet e comunicazione immediata fanno parte del suo stile (e sono stati anche determinanti in campagna elettorale), ma un telefono approvato che cosa comporterebbe? Anche il non avere una privacy vera? E dire che vi fu un bel da dire, per le email di Hillary Clinton.

Le potenziali minacce a Trump con uno smartphone comune

Sono molte le minacce in cui può incorrere il neopresidente Trump con uno smartphone del genere.

La prima è quella di essere vittima di software spia in grado di intercettare i segnali audio, quindi il microfono e l'altoparlante, la seconda quella di utilizzare la fotocamera, senza contare la geolocalizzazione, anche senza bisogno di particolari accorgimenti - d'altronde è insita nel sistema Android la funzione "Trova il mio dispositivo", che attraverso l'account Google mostra dove sia l'apparecchio mobile e, all'uso, lo fa anche squillare, senza considerare altre funzioni legittime da remoto.

Tuttavia, è anche possibile che i servizi segreti stiano impedendo a Donald Trump di usare il proprio Samsung Galaxy per accedere a informazioni sensibili e di potenziale rischio, se intercettate. Un bel problema complessivo.