Questo periodo di febbraio è piuttosto ricco di nuove uscite videoludiche non solo per console, ma anche per computer. Un gioco che è stato recentemente convertito per Microsoft Windows è il Gdr giapponese Atelier Sophie: The Alchemist of the Mysterious Book. Quest’ultimo vide la luce la prima volta nel 2015 per PlayStation 3, PlayStation 4 e PlayStation Vita. Rappresenta il diciassettesimo capitolo della storica saga Atelier e costituisce la prima parte relativa al nuovo ciclo “Mysterious”. E’ stato sviluppato da parte della Koei Tecmo Games sotto la supervisione del game designer Yoshito Okamura.

Inoltre, la componente grafica è stata curata da parte dell’artista Noco Yuugen.

La componente narrativa

La trama di questo gioco è incentrata sul piccolo paese di Kirchen Bell, il quale è piuttosto tranquillo e caratterizzato dall’emergere dell’arte magica dell’alchimia. La protagonista si chiama Sophie e gestisce un piccolo atelier. Essa possiede il potere speciale di poter comporre fra loro diversi oggetti mediante delle forze paranormali. Un giorno s’imbatte nella presenza di un enigmatico libro capace di parlare autonomamente. Di conseguenza, si concentrerà nel seguire le indicazioni di quest’ultimo, dando vita a un susseguirsi di vicende misteriose e il presentarsi di diversi colpi di scena.

Un gameplay basato sull'alchimia

Dal punto di vista del gameplay, questo titolo è in terza persona ed è basato sull’esplorazione di un’ampia mappa virtuale. La protagonista ha la possibilità d’interagire con quest’ultima in svariate maniere. Inoltre, può compiere diverse azioni come raccogliere, combattere ed eseguire incantesimi.

Infatti, la sua abilità principale è quella di utilizzare l’arte dell’alchimia, la quale andrà a svilupparsi progressivamente nel tempo. Un altro elemento importante per portare a termine le proprie magie è la raccolta di una serie di elementi, i quali andranno combinati e fusi fra di loro all’interno di un calderone.

Un buon riscontro di critica

Se consideriamo la componente grafica, il motore di gioco è in cell-shading e a livello stilistico ricorda fortemente i classici fumetti manga giapponesi. Ciò potrebbe far storcere il naso al giocatore casual, mentre potrebbe appassionare gli amanti dell’estremo oriente e del Giappone. Dal punto di vista della critica, questo gioco ha avuto nel suo insieme un buon riscontro in generale. Infatti, è stato pienamente promosso da svariate testate specializzate come Digitally Downloaded, TheSixthAxis e Atomix. E’ stato invece stroncato da parte di Push Square e NZGamer. Per concludere, è possibile affermare che Atelier Sophie: The Alchemist of the Mysterious Book è un buon RPG, ma purtroppo potrebbe non deliziare a tutti per il suo stile eccessivamente “giapponese” e “nipponico”.