Dal titolo parrebbe di stare per leggere un articolo della celebre rivista americana Weird Tales, dove hanno scritto mostri sacri della fantascienza e della letteratura horror come H. P. Lovecraft, fautore dell'iconica saga dedicata al mostro dimensionale Cthulhu. Invece si tratta delle affermazioni di uno scienziato colombiano.

D'origini spagnole e trasferitosi in giovane età in Colombia, lo scienziato Daniel Nemes ottiene la rivelazione leggendo un articolo dedicato alla materia oscura e alla teoria dell'universo multidimensionale. Dopo aver compiuto diversi studi di settore ed esperimenti ottici, Nemes sarebbe riuscito a sviluppare una sorprendente tecnologia per scrutare oltre il velo della nostra realtà materiale o, come egli stesso definisce, nell’Aldilà.

Lo scienziato sostiene di aver trovato il modo per catturare delle immagini d'origine sconosciuta, basandosi su spettri d'energia normalmente impercettibili: questa tecnologia è stata battezzata col nome Energivision.

Un progetto controverso

Purtroppo per lo scienziato, la tesi dell'Energivision non è stata ben accolta dalla comunità scientifica e dai media, che si sarebbero interessati solo marginalmente alle sue teorie, finendo per insabbiare la faccenda, circoscrivendola al campo della fantascienza.

Stoicamente, Nemes ha commentato ipotizzando un'opera di insabbiamento messa in atto contro di lui e le sue scoperte, decidendo così di rivolgersi ai social network per diffondere la teoria.

I social network hanno accolto in maniera controversa il lavoro dello scienziato, che dopo aver pubblicato decine di inquietanti foto prodotte attraverso il suo innovativo metodo, ha letteralmente diviso in due i pareri generali: da una parte, Nemes si è ritrovato osteggiato ed insultato, mentre dall'altra, una ristretta cerchia di appassionati lo ha accolto, creando intorno allo scienziato una comunità di curiosi, speranzosi di conoscere i segreti che si celano oltre il velo della realtà, chissà, forse proprio grazie alla tecnologia di Daniel Nemes.