Dopo le azioni messe in atto da Google e da Facebook (vi sarà sicuramente capitato di vedere un link sulla vostra home di Facebook che reindirizza ad una guida per distinguere le notizie vere dalle bufale), anche Wikipedia, per mano del suo fondatore Jimmy Wales, si sta muovendo contro le Fake News, divenute molto chiaccherate negli ultimi giorni.

Il nuovo progetto messo in atto si chiama Wikitribune e punta a mettere al centro dell'azione i volontari (seguendo dunque le orme di wikipedia). A differenza di Wikipedia, però, in questo progetto i volontari sarebbero affiancati da professionisti dell'informazione e questa collaborazione dovrebbe portare a creare delle notizie neutrali (cioè che non sono di parte, spesso gli utenti sono portati a descrivere il fatto soggettivamente, non oggetivamente) e soprattutto verificate (senza quindi il rischio di star leggendo una "bufala").

Wikitribune nasce come sito di notizie fondato sul concetto di comunità

Seguendo Wikipedia, infatti, il sito nascente sarà privo di ogni tipo di pubblicità. Tuttavia, a differenza di Wikipedia, non tutti saranno volontari: infatti il corpo dei giornalisti che avrà il compito di redigere giornalmente le news verrà regolarmente pagato, altrimenti non sarebbe possibile sostenere la pubblicazione di news sempre attuali. I volontari assumeranno il ruolo di supporter, ossia verificheranno la veridicità, la correttezza e la trasparenza delle informazioni che compariranno sulla piattaforma.

Sembra che almeno per i primi tempi, quando l'intero progetto approderà alla fase di test, verrà reclutato un team di 20 professionisti il cui stipendio mensile verrà generato a partire dalle donazioni che già riceve Wikipedia.

Al momento, sempre per quanto riguarda la fase iniziale, il progetto sarà interamente in inglese ma in futuro verranno aggiunte altre lingue.

Wikitribune nasce in un momento casuale della storia?

Decisamente no. Difatti il lancio del servizio non precede di molto le future elezioni che ci saranno in Gran Bretagna, anche se Jimmy Wales conferma di aver avuto l'idea dopo le elezioni americane, quando il grande numero di "fake news" pubblicato in rete ha fatto nascere nel creatore di Wikipedia la voglia di combattere la disinformazione.

Tuttavia pare che non si stiano muovendo solamente questi colossi privati dell'informazione: infatti in Germania è stata introdotta una nuova multa di 500 mila euro per i social network che non cancellano una fake news entro un periodo di tempo massimo di 24 ore dalla pubblicazione della stessa. In Italia si inizia a discuterne in questo periodo e a parlarne, in particolare è il Presidente della Camera Laura Boldrini, anche se non esiste ancora alcuna norma volta a limitare il fenomeno.