Nel corso della storia si sono susseguite 4 rivoluzioni industriali: la prima relativa a watt e macchina a vapore, la seconda è riferita al petrolio, motore a scoppio ed elettricità, la terza concerne l’energia nucleare, l’astronautica, e l’elettronica; mentre la quarta rivoluzione è collegata al modo di comunicare, ad internet ed alla sua veloce e continua evoluzione

L'evoluzione del modo di comunicare grazie alle nuove tecnologie ha posto le basi per la nascita di un nuovo modo di gestire le informazioni e fare business, che possiamo identificare con Industria 4.0

Nello specifico possiamo affermare che la quarta rivoluzione industriale rappresenti l’interconnessione del mondo fisico con quello virtuale; in questo contesto si fanno spazio i big data ed i data protection officer, ossia professionisti della privacy per ciò che riguarda la gestione dei dati personali.

Cosa si intende precisamente per Big Data

L’espressione big data sta divenendo sempre più popolare, la causa è legata sia al frequente utilizzo di tale locuzione nella stampa (online e offline), sia al suo frequente impiego nell’ambito del marketing e dell’it. Tutto sommato, non tutti conoscono precisamente il significato di questa ormai diffusissima espressione. Il termine viene adoperato per indicare le tecnologie ed i metodi analitici che permettono di gestire l’oceano di informazioni generate e veicolate dagli strumenti di comunicazione; si pensi alle telecomunicazioni, ai pagamenti elettronici, ai canali social, un vero e proprio gigantesco flusso di dati non gestibili dai database tradizionali.

E’ necessario ragionare nell’ordine degli zettabyte, ossia miliardi di terabyte, per comprendere e quantificare tale mole di dati.Quest’enorme flusso di informazioni può essere descritto con la cosiddetta regola delle V :

  • Volume (quantità di dati gestiti nell'ordine dei zettabyte)
  • Velocità (basta un clic per veicolare un messaggio da una parte all'altra del globo)
  • Varietà (trasmissione di dati di diversa natura)
  • Variabilità (capacità di attribuire ad un dato un diverso significato in base al contesto)
  • Veracità (veridicità ed oggettività del dato)
  • Visualizzazione (semplicità di fruizione)
  • Valore (i dati possono generare valore in termini di produzione e costi)

In sostanza il valore aggiunto di cui sono portatori i Big Data è rappresentato dalla capacità di gestione ed analisi dei dati, miliardi di terabyte, che ogni istante vengono veicolati dai diversi canali di comunicazione.

Da questo quadro emerge quanto fondamentale sia l’utilizzo dei Big Data nell'industria 4.0.