Spesso si è portati a pensare che gli Smartphone siano esenti da minacce alla propria sicurezza, come i virus, a differenza di quanto accade per i PC. La realtà è ben diversa: a partire dagli exploit presenti nelle app (che fortunatamente vengono corretti in seguito agli aggiornamenti) fino ad arrivare alla presenza di virus proprio come accade per l'ecosistema Windows.

Smartphone: non sempre sono sicuri

Molte persone hanno compreso ciò una volta che si sono ritrovati informazioni personali rubate dal proprio smartphone o addirittura il credito telefonico azzerato, e ciò ha comportato una maggiore attenzione nel effettuare attività come il root su Android o il jailbreak su iOS, partendo dal presupposto che sul Google Play Store e sull'Apple iTunes ogni app viene passata al vaglio da parte di un apposito team prima di potere essere pubblicata, mentre le app non ufficiali possono effettivamente veicolare i virus.

Ma la realtà è diversa, l'errore umano è dietro l'angolo, ed ecco che neppure chi si astiene dal root o dal jailbreak può ormai dormire sonni tranquilli.

Arriva un nuovo virus che infetta 800 app Android

Un nuovo malware è riuscito a veicolarsi attraverso ben 800 app pubblicate sul Play Store di Android: si chiama Xavier ed è riuscito a propagarsi tramite le librerie utilizzate dagli sviluppatori per inserire gli annunci pubblicitari all'interno dei loro elaborati. Partendo dalla semplice possibilità di installare apk di nascosto sul proprio smartphone, Xavier si è evoluto, fino ad arrivare a compiere attività ben pericolose, tra cui quella di trafugare informazioni personali e dati finanziari dai propri smartphone.

Come proteggersi dal nuovo virus

In questi casi è necessaria la massima prudenza: quasi 100 app sono già state rimosse dal Play Store, tuttavia la facilità con cui i virus si propagano rende doverosa una grande prudenza da parte degli utenti: in primo luogo scaricare solo le app davvero essenziali, prediligendo quelle con maggiori recensioni positive e prodotte da sviluppatori noti ed affidabili.

In secondo luogo, astenersi da certe tipologie di applicazioni maggiormente a rischio: non è un caso che questo virus si sia veicolato mediante pacchetti di sfondi e suonerie (da sempre considerati o un veicolo di pubblicità senza fine, o un nemico del proprio credito telefonico, ma adesso possono essere addirittura mezzo di diffusione di virus), app di ottimizzazione del sistema (note per essere in realtà superflue, dato che la chiusura forzata della applicazioni Android non consente di risparmiare batteria, ma anzi ne consuma di più), amplificatori di volume e altre tipologie di applicativi la cui utilità è sempre dubbia o sul filo del rasoio.