Se ne è parlato tanto e se ne continuerà a discutere, dividendo da un lato i ristoratori di professione e dall'altro chi cucina per passione nella propria casa, come del resto è stato con gli albergatori all'esordio degli AirBnb, e per i tassisti con Uber, ma l'idea degli home restaurant da parte di persone che hanno la semplice passione per la cucina senza aver vinto necessariamente Masterchef resta una brillante soluzione.

Il New York Times cita Bonappetour come un'ottima soluzione. Un sito nato dall'idea di due ragazze asiatiche, Inez Wihardo e Rinita Vanire Ravi, e un ragazzo italiano, Giovanni Casinelli, che vincendo uno start up a Milano si misero al lavoro per portare avanti il loro progetto che va affermandosi sempre di più.

La comunità di Bonappetour vanta sulla propria pagina Fb ben 11.000 seguaci tra host (ospiti) e hosting (ospitanti).

Unire guadagno e risparmio

Unendo la passione per l'ospitalità a quella del cibo, gli hosting si assicurano una entrata casuale ma assicurata invitando con i loro menù a scelta, i visitatori che potranno vagliare le molteplici opzioni direttamente dalla App e trascorrere nelle loro case piacevoli e rilassanti convivi.

Molti sono gli chef qualificati iscritti e alcuni hanno delle location molto interessanti ed eleganti, come quella chic lungo gli Champs-Elysées di Parigi in un appartamento mozzafiato del 19° secolo o intima e romantica su un attico al centro di Roma.

Le soluzioni sono tante e pronte ad essere esaustive per ogni tipologia di clientela, anche per ragazzi che in comitiva, decidono di voler trascorrere una serata diversa confrontandosi con altri viaggiatori ospiti nella stessa residenza in lingue diverse durante il protrarsi del pranzo.

La gioia di fare nuove amicizie sarà la ciliegina sulla torta di questa nuova gamma di banchetti. Vi sono inoltre serate a tema decisamente interessanti dal punto di vista prettamente culinario dove si impartiscono vere e proprie lezioni di cucina insegnando l'arte del preparare la pizza, il pane, la famosa cucina mediterranea o i menù caratteristici del posto.

Oggi Bonappetour ha sede a Singapore dove sta riscuotendo un grande successo diramandosi sempre più in ogni parte del mondo, rivoluzionando le tappe dei turisti che sembrano accogliere con piacere questa nuova atmosfera dell'home restaurant.

Questa nuova formula è abbracciata sempre più piacevolmente dai turisti che accolgono entusiasti questo cibo da condividere in allegria forse anche per evitare le varie tagliole che spesso i ristoratori rifilano a coloro che non sono del luogo.

Non si avranno più quindi sorprese sconcertanti al ricevimento del conto, dovendo pagare prima sul portale la cifra esatta pattuita per il menù scelto in base al numero delle persone. Ve ne sono anche altre presenti e già consolidate come ad esempio Gnammo, un altro portale di social eating già affermato che vanta ormai 166.000 iscritti dal 2012. Una community italiana fondata da Cristiano Rigon che invita a fare amicizia iniziando da una cena tradizionale fra sconosciuti in location caratteristiche, decidendo all'iscrizione sul sito se si vuol essere gnammer o ospite. Anche Gnammo è presente sull'Apple store e si può scaricare tenendolo sempre a portata di viaggio! Sono inoltre molto interessanti gli eventi creati e le attività collegate da questi cuochi amatoriali che hanno delle idee sempre più fantasiose per allietare i soggiorni di social-dinner dove il conto si paga in anticipo con paypal, non dimenticando che ognuno di noi, può aprirne uno a casa propria quando vuole!