Le nuovissime generazioni stanno letteralmente crescendo immerse nella tecnologia e, mentre nel passato i bambini erano soliti giocare con le figurine, o tuttalpiù con il Gameboy durante le pause nelle scuole elementari, per non parlare di divertentissimi giochi quali "Uno, due, tre stella" o altri intrattenimenti che vedevano le vecchie generazioni più socializzare tra di loro che attraverso uno smartphone, oggi non è insolito trovare un grande uso dei cellulari fin dalle giovanissime età, se va bene solo per usare WhatsApp (mantenendo comunque un'esperienza social, anche se a distanza).

Oppure, alle volte si arriva a trascorrere intere giornate a guardare video su YouTube o giocare ai videogames per smartphone mentre si è in compagnia di amici: un fatto che è stato davvero osservato all'interno di un centro estivo, dove durante una cena, fatta per parlare e stare assieme, i bambini erano completamente immersi tra smartphone e tablet, e tra un video di YouTube e l'altro, ecco che la serata era finita in totale solitudine e senza interazione tra i ragazzi. Da qui la decisione del centro estivo di bandire completamente l'uso degli smartphone.

Centro estivo: meno social per essere più social

La decisione di bandire smartphone e social network dal centro estivo di Levone, in provincia di Torino, appare rivoluzionaria e si potrebbe pensare che la maggior parte dei genitori e dei ragazzi stessi si fosse schierata contro un simile divieto: sorprendentemente invece, tutti hanno accettato la decisione e non sono neanche stati sorpresi ragazzi con lo smartphone (si potrebbe sempre pensare che qualcuno abbia ceduto alla tentazione di portarlo, consapevole che gli zaini non possono essere perquisiti, ma anche violare il divieto a metà, magari usando un cellulare la notte, è sempre un grande passo rispetto che ad usarlo durante le ore di cena).

Al centro estivo i bambini giocano come una volta

Il fatto dimostra come spesso sia proprio l'avere la tecnologia a portata di mano, a farne le persone dipendenti, più che una reale necessità: quando di fatto la tecnologia viene forzosamente bandita in un momento di socializzazione dal vivo, ecco che il risultato è soprendente: i bambini tornano a giocare tra di loro, a sorridere e scherzare senza pensare all'ultimo video caricato dallo youtuber del momento, o peggio, ai likes ricevuti su un profilo Facebook creato con data di nascita fasulla.

Probabilmente un divieto di portarsi lo smartphone a cena o durante le attività di socializzazione, invece che bandirlo del tutto (anche nei momenti in cui i bambini non stanno assieme) sarebbe stato più leggero e altrettanto efficace... ciò non toglie che le intenzioni siano state buone, e che molti bambini, grazie a questa decisione, abbiano riscoperto il significato di giocare assieme e di divertirsi senza giochi per smartphone: l'esperienza più social di sempre!