Whatsapp, come ben sappiamo, ha implementato la possibilità di sfruttare gli aggiornamenti di stato con testi colorati, un pò come avviene già da diverso tempo su Facebook. Per ottenere una simile caratteristica è sufficiente installare l’ultima versione dell’app. Nel frattempo, però, alcuni cyber criminali hanno ideato un raggiro sfruttando l’attesa per questa funzionalità.

L’ultima truffa in circolo su WhatsApp

Il raggiro si sviluppa in modo piuttosto semplice, facendo leva sulle tecniche delle cosiddette catene di Sant’Antonio. Gli iscritti ricevono un messaggio che invita a cliccare su un apposito link, utile per l’attivazione degli stati colorati.

Facile intuire che si stia parlando di un collegamento maligno il quale, una volta cliccato, non provvederà ad installare l’ultima release di WhatsApp, bensì darà libero accesso ad alcuni spyware. In tal modo, lo smartphone in questione comincerà ad essere bersaglio di continui annunci pubblicitari, decisamente invasivi. Oltretutto, una volta cliccato sul link in questione, verrà chiesto di inoltrare il messaggio ad ulteriori 10 contatti. Così facendo, la truffa riesce a diventare virale in brevissimo tempo.

Evitate le catene di Sant’Antonio su WhatsApp

Per individuare le truffe è importante seguire alcuni consigli. Come molti di voi sapranno, per fruire di una nuova funzionalità sarà sempre e comunque necessario recarsi sull'App Store o sul Play Store: questo dimostra la totale inutilità del click in corrispondenza di eventuali link riportati all'interno delle conversazioni.

Secondo aspetto, non meno importante, riguarda l'invio del messaggio incriminato ad altri 10 contatti, adducendo come scusa la necessità di verificare l'account: tale procedura, di per sè, rappresenta un altro valido motivo per cui insospettirsi, essendo una tecnica fortemente utilizzata dai cyber criminali e non certo dal team di sviluppo di WhatsApp.

Non stiamo parlando della prima catena di Sant’Antonio che chiama in causa gli aggiornamenti del celebre servizio di messaggistica istantanea. Molti hacker, nel corso degli ultimi periodi, hanno dato vita a raggiri chiamando in causa le ultime emoji e gli sfondi colorati. Terminiamo ricordandovi che, qualora doveste cliccare distrattamente o inconsapevolmente sul link malevolo, bisognerà nell'immediato controllare se il virus abbia già installato un’applicazione non rilevata in precedenza: in tal caso, si dovrà provvedere all’istantanea rimozione di quest’ultima. Chi di voi è stato vittima della truffa degli Stati colorati su WhatsApp?