Whatsapp, negli ultimi tempi, è stata al centro dell’attenzione per via delle numerose truffe circolate sfruttando questa nota applicazione di messaggistica istantanea. Il fenomeno è più che mai attuale. Non si fermano le segnalazioni riguardanti i casi di truffa che attirano gli utenti con la promessa di ottenere coupon e sconti presso esercizi commerciali o in riferimento a determinati prodotti. Ovviamente, come nel 90% dei casi analizzati, stiamo parlando di pericolose truffe che mirano a diffondere virus o mettere in atto tentativi di phishing.

Sicuramente, a molti di voi (o a qualche conoscente) sarà capitato di ricevere messaggi contenenti inviti a cliccare su specifici link, al fine di compilare i moduli con i dati personali utili per accedere ai benefici messi in palio. Un solo click per la condivisione e, nel giro di pochissimi istanti, la truffa diventa virale. In molte circostanze, i truffatori chiamano in causa noti brand nel settore della grande distribuzione italiana, ma non solo. Proviamo a delineare meglio la situazione attuale, portando all’attenzione le più frequenti truffe nelle quali rischiate di incappare (anche considerando le raccomandazioni presenti sulla pagina Facebook della Polizia di Stato).

Continuano le truffe dei finti coupon su WhatsApp

Tra le principali “vittime” delle offerte fasulle abbiamo le compagnie aeree. In particolar modo, Ryanair e Easyjet risultano essere quelle maggiormente chiamate in causa dai truffatori. Successivamente, hanno cominciato a prendere piede i raggiri legati a note catene di negozi: come dimenticare i messaggi relativi a pseudo coupon forniti da gruppi quali H&M ed Ikea.

Non meno importante è stata la truffa che, su WhatsApp, ha reso inconsapevoli protagonisti anche altri famosissimi brand nel campo dell’abbigliamento, uno fra tutti Zara.

Soprattutto nell’ultimo anno, invece, ci sono state parecchie segnalazioni relative a tentativi di phishing che sfruttavano il nome di grandi supermercati, fra cui Carrefour (opzione fra le più condivise per gli hacker).

Nemmeno gli shop online risultano al di fuori da questa pericolosa pratica: forte appeal generano gli sconti Amazon, ma anche Ebay ed altri ancora. Molti di voi potrebbero ritenere semplice smascherare queste bufale ma per un certo tipo di pubblico, come i giovanissimi e gli anziani, la deduzione non è poi così immediata. In generale, raccomandiamo di fare attenzione a tutti questi messaggi sospetti ricevuti su WhatsApp, informandosi adeguatamente in tal senso.