Courier, il tablet pieghevole che Microsoft avrebbe voluto introdurre sul mercato fra il 2009 e il 2010, potrebbe avere un futuro nel 2018. Il concept – più simile a un taccuino che ai dispositivi cui siamo abituati – era stato scartato, ma le novità di Windows 10 avrebbero convinto l’azienda di Redmond a tornare sui propri passi. L’ipotesi è che il futuro device, noto col nome in codice d’Andromeda, possa sfruttare le caratteristiche di OneNote per semplificare ulteriormente quanto già possibile sugli attuali Surface, ovvero prendere appunti a mano libera attraverso la Surface Pen.

Concepito inizialmente per avere due schermi E Ink, il nuovo Courier sarebbe aggiornato per installare Windows Core OS e proporrebbe un’anteprima di CShell: il desktop unificato di Microsoft di prossima adozione sui PC e i portatili che andrebbe a sostituire il progetto fallito di Windows RT. Questo taccuino digitale portatile dovrebbe avere grossomodo le stesse dimensioni d’uno smartphone per essere messo in tasca e sarebbe equipaggiato con un processore ARM di Snapdragon d’ultima generazione. La possibile data d’uscita del dispositivo, prevista nel 2018, non è ancora ipotizzabile.

Microsoft divisa tra Courier e Surface

In attesa della conferma dell’arrivo di Surface Pro LTE, le indiscrezioni su Andromeda permettono d’intuire quali siano le funzionalità di windows 10 su cui Microsoft intende puntare nel prossimo anno: oltre a Core OS e CShell – indispensabili affinché il sistema operativo possa essere eseguito su ARM – sarà la scrittura digitale a trascinare gli abbonamenti a Office 365.

La suite per la produttività ha trovato ampio spazio sui tablet 2-in-1 prodotti come Surface e il Courier colmerebbe quel divario apertosi con l’abbandono della piattaforma di Windows Phone.

Stando ai brevetti registrati da Microsoft negli ultimi mesi, Andromeda e Surface Phone sarebbero due progetti differenti: il nuovo Courier inaugurerebbe un segmento di mercato inedito (a metà fra il tablet e lo smartphone, ma diverso dal phablet) con tutti i rischi del caso.

Abbandonato Windows Phone per manifesta inferiorità rispetto a iPhone e Android, Redmond potrebbe scommettere sulla produttività in cui, soprattutto grazie a Office 365, mantiene consolidata la propria leadership. Conferme dell’effettiva esistenza del taccuino, com’è intuibile, non sono disponibili.