Mentre è iniziata la corsa all'acquisto di iPhone X, emergono alcune indiscrezioni circa il futuro dei dispositivi di Cupertino: Apple avrebbe intenzione di sostituire i componenti prodotti da Qualcomm dalle linee di iPhone e iPad a partire dal 2018. Dapprima installati su tutti i modelli in distribuzione, i modem LTE forniti dalla società statunitense sono già stati rimpiazzati da quelli di Intel per alcuni operatori telefonici come AT&T e T-Mobile su iPhone 7 e iPhone 7 Plus. In futuro, questa potrebbe essere la scelta privilegiata — alla quale potrebbero affiancarsi dei chip di MediaTek.

All'origine della decisione dovrebbe esserci un disaccordo sulla fornitura delle unità da sottoporre a esame, prima dell’effettiva installazione su iPhone. Qualcomm avrebbe interrotto il rilascio esclusivo di software dedicato ad Apple per effettuare dei test preliminari dei chip, volendola equiparare alle altre aziende come Google (che installa uno Snapdragon 835 su Pixel 2 e Pixel 2 XL) senza concederle dei favoritismi. Cupertino non avrebbe gradito il cambio di rotta e, in tutta risposta, starebbe negoziando un passaggio definitivo ai modem LTE prodotti da Intel.

Apple, Qualcomm e Snapdragon 845

È in corso una disputa legale che riguarda i brevetti dei microprocessori, intentata da Qualcomm ad Apple: un altro motivo che potrebbe spingere all'abbandono della fornitura.

Oggetto della querela sarebbe il design di Snapdragon 845 (che dovrebbe essere presentato il prossimo anno, troppo tardi per il One Plus 5T): la tecnologia a 7nm del futuro processore, tuttavia, non è ancora pronta per essere immessa sul mercato e potrebbe essere adottata da Samsung per il Galaxy S9. Delle indiscrezioni parlano anche d’altri flagship come, ad esempio, LG G7 che così sarebbe posticipato.

Sebbene Apple voglia sostituire i modem LTE di Qualcomm con Intel e MediaTek, i processori di iPhone e iPad sono disegnati direttamente da Cupertino e prodotti su commissione da aziende come TSMC e Samsung. Snapdragon 835 e i suoi successori, invece, sono un appannaggio esclusivo degli smartphone e dei tablet con Android. A livello di prestazioni, i modelli che saranno presentati dopo il giugno del 2018 non proporrebbero enormi differenze: la decisione definitiva sarà presa soltanto nei prossimi tre mesi e non è escluso che prima d’allora possano esserci dei ripensamenti.