Fabio rovazzi allo Iab Forum: se pur previsto in agenda, il giovane cantante è stato fra le sorprese della convention milanese sulla pubblicità il 29 novembre. L’evento a cura di Iab Italia, Interactive Advertising Bureau, associazione per l’advertising interattivo, è stato presentato da Marco Montemagno e ha chiamato sul palco, per la giornata di giovedì, due personaggi solo in apparenza fuori contesto: Fabio Rovazzi, protagonista di un successo musicale nato da un video virale e Luca Argentero, attore e influencer. Fabio Rovazzi si è trovato di fronte un pubblico di aziende, digital marketer e professionisti, alcuni giovani e molti più vecchi di lui.

Ho iniziato montando video musicali e lavorando nelle discoteche” ha detto Rovazzi, che solo con la canzone Andiamo a comandare, ha realizzato un record di visualizzazioni su You Tube.

Fabio Rovazzi alle aziende italiane

Pur se con parole semplici e dirette, il punto di vista di Rovazzi sui social media darà da pensare alle aziende: “Non c’è una regola per un contenuto virale, anche se ci sono azioni che possono aiutarlo”. Sul web e sui social funzionano soprattutto le novità e i messaggi provocatori: le aziende che cercano la viralità devono, comunque, prestare attenzione all’impatto che ogni contenuto ha su immagine e brand. “A me piace molto usare l’autoironia”, ha ammesso Rovazzi, un tono che alleggerisce e al tempo stesso riesce a veicolare un messaggio.

“Mi è piaciuto molto lo spot del Buondì Motta proprio per la carica ironica”.

Luca Argentero: il ruolo degli influencer

Un punto di vista interessante sul ruolo dei social media è stato offerto da Luca Argentero, attore, molto seguito su Instagram, fondatore di MyVisto, start up di video content. Sapere di avere 1 milione di persone che ti seguono ti mette di fronte a una responsabilità”, ha detto Argentero.

So che devo fare attenzione a quello che dico, cerco il modo giusto per comunicare, per mostrare uno stile di vita e valori”. L’influencer deve misurare il suo messaggio: è proprio il ragionare sulle conseguenze della comunicazione il dato più importante per chi lavora sulla brand identity.

Iab Forum: pubblicità e futuro

Non solo Rovazzi e Argentero si sono avvicendati sul palco dello Iab Forum.

I relatori della mattina del 29 novembre erano molti, tutti focalizzati sul futuro dell’advertising e sul tema dell’evento: Born Digital, il pubblico di giovani e nativi digitali. Secondo le ultime ricerche, la pubblicità rivolta ai giovanissimi cresce molto su Internet, mentre la presenza sui canali broadcasting, radio e tv, è in calo. Le abitudini dei consumatori, infatti, cambiano molto in rapporto all’età: gli utenti maturi amano giornali, radio e tv, i più giovani frequentano web, social, contenuti video e musicali on demand. Il futuro della pubblicità sarà dettato dai video, da intelligenza artificiale e realtà aumentata.