L'esperienza diretta che dell'Intelligenza Artificiale facciamo ogni giorno - tra chatbot che sostituiscono sistemi di assistenza on-line e spamming sui canali IRC -, prova quanto, in realtà, l’abitudine faccia passare in secondo piano un fenomeno tanto pervasivo delle attività quotidiane e che, al di fuori degli ambienti specializzati, fa notizia per sperimentazioni vistose o riconducibili a contesti sottoposti all'attenzione mediatica per diversi motivi, specie se controversi (si veda il caso Arabia Saudita "The world's first robot to be granted citizenship"), aprendo talvolta l’immaginazione a scenari di distopia più che di un futuro umanamente confortante.

Questo vale, tanto più, quando si parla di lavoro, o meglio di lavoratori, essendo l’immaginario collettivo già suggestionato dalle spinte all’automazione dei processi produttivi del secolo scorso. Può una macchina sostituire l'essere umano?

La questione assume oggi una portata diversa, coinvolgendo le figure professionali a tutti livelli, come visto di recente. Tra le altre, infatti, una delle novità più recenti riguarda l'applicazione dell'intelligenza artificiale al Project Management (PM), una tendenza in crescita, in linea con quanto rilevato da Gartner nel report “Conversational AI to Shake Up Your Technical and Business Worlds", per il quale, "l'intelligenza artificiale sarà così radicata fra la forza lavoro, che l'integrazione AI risulterà essenziale entro il 2021".

AI per il project management

Il calo dei costi di storage e della capacità di calcolo hanno reso più accessibili i metodi di machine learning, avviando, in ambito PM, lo sviluppo di modelli predittivi eseguito a partire dai dati storici di sintesi forniti in input; questi dati devono essere già stati archiviati in modo strutturato così da permettere l'automatizzazione del confronto degli stessi.

L’applicazione di metodi e strumenti di questo tipo impatta, potenzialmente, su tutti i processi della gestione di progetto: è possibile così raggiungere un'accuratezza superiore tanto nelle stime di tempi e costi, quanto nella valutazione del rischio; nel ruolo di assistente virtuale in grado di agire secondo priorità e best practice apprese, un software AI potrebbe procedere alla mitigazione dei rischi simulando scenari alternativi, sulla base della cui scelta verrebbero a essere automaticamente ridefinite le decisioni relative a ognuna delle fasi di progetto.

I vantaggi visti da vicino

  • Allocazione delle risorse e produttività gli strumenti AI possono suggerire l’assegnazione dei task alle risorse con le competenze più idonee o che hanno maturato il giusto grado di esperienza, producendo una contrazione dei tempi normalmente richiesti per l’operazione
  • Valutazione del rischio uno strumento AI può prevedere il successo di un progetto, può aiutare a recuperare sui tempi qualora sia intervenuta una fonte di ritardo che possa compromettere l’andamento stabilito
  • Chatbots uno strumento in più a disposizione del project manager, a eseguire what-if-analysis, a tutto favore di una più efficiente allocazione delle risorse

Che cosa comporta, realisticamente, per la professione

Certamente, i software AI rappresentano un valido aiuto per i Project Manager, tuttavia, la loro utilità si esaurisce in questo ruolo di supporto: il valore di un project manager risiede sempre più nelle sue capacità relazionali e comunicative, nell’ispirazione e nella motivazione che è in grado di infondere nelle persone: sono questi i requisiti che, con intensità maggiore, si richiederanno a un Project Manager nel prossimo futuro.

Conclusione

Siamo ancora lontani da uno scenario in cui le macchine possano sostituire l’essere umano in toto, nelle sue attività lavorative a tutti i livelli. La creatività, la possibilità, forse, di sognare e di ispirare un’azione comune, sono le nostre determinanti, nell’adempiere al nostro dovere come nel ritagliarci momenti di serenità quotidiana. Gli stessi ruoli professionali del futuro sembrano umanizzarsi nel loro contenuto: non solo competenze tecnologiche e manageriali ma anche pensiero creativo, intelligenza emotiva, leadership, richiesti in misura sempre crescente.