Nella società moderna, dove ciò che conta è ottenere e possedere più risorse possibili, limitando sempre più le relazioni umane,ecco che i disturbi mentali, come depressione e forti stati d’ansia, sono in continuo aumento, tanto da colpire più di 300 milioni di persone nel mondo, come viene dichiarato dall' Organizzazione mondiale della sanità. Inoltre, curare tali disagi richiede tempo, ma soprattutto denaro, denaro che probabilmente non tutti hanno per permettersi costantemente uno psicoterapeuta o uno psicanalista. Ma grazie allo sviluppo della tecnologia, che oramai cerca di sostituire l’uomo nella maggior parte dei settori lavorativi, arriva WOEBOT, un chatbot creato da Alison Darcey che, attraverso l’ausilio di Facebook Messenger, risponde a tutte le domande che gli vengono poste, dando, in maniera semplice e immediata, una mano a tutti coloro che ne hanno bisogno.

Come funziona ?

Per parlare con Woebot basterà recarsi sul sito woebot.io, la homepage avrà al centro un robottino giallo con due occhioni blu e un cuore disegnato sul petto e con sotto scritto «Sono disposto ad ascoltarti, ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette. Nessuna poltrona, nessuna pastiglia, nessun discorso infantile. Solo tentativi per migliorare il tuo umore». Un invito a tutti coloro che vogliono intraprendere una simpatica e confortante esperienza. Woebot è un' applicazione che obbedisce alla legge del machine learning, perciò più dati riesce a raccogliere e maggiori saranno le prestazioni che il robottino può fornire Infatti, al momento della registrazione sarà utile compilare un questionario molto dettagliato in grado di fornire alcune informazioni primarie al sistema, inoltre sarà anche opportuno descrivere il proprio stato d’animo almeno una volta al giorno, cosi da permettere a Woebot di aiutarvi nei casi in cui ritiene necessario farlo.

In cosa può essere d’aiuto, e in cosa non può sostituire lo psicoterapeuta?

Vediamo quali sono i vantaggi di Woebot:

  • Il servizio sarà gratuito, senza alcun costo aggiuntivo durante lo svolgimento della prestazione, rendendo accessibile il servizio ad un numero maggiore di persone rispetto alla psicoterapia “tradizionale”, poiché sarà necessario solamente avere un PC o un cellulare.
  • L’abbattimento di barriere geografiche, in quanto non sarà necessario spostarsi ogni volta si abbia bisogno di aiuto psicologico, nonché la facilità nell’ usufruire di Woebot in qualsiasi momento del giorno senza avere problemi di orario e senza aver un appuntamento prefissato.
  • L’utilità nel trattamento iniziale di alcuni disturbi che, per loro natura,impediscono alla persona di uscire, come nei casi di attacchi di panico e agorafobia.

Ovviamente questo servizio non è essente da difetti:

  • Infatti, con l’assenza del colloquio psicologico vengono a mancare tutte quelle caratteristiche essenziali per la diagnosi di un disturbo mentale: Woebot non può notare i segnali pertinenti al linguaggio del corpo, o captare le diverse tonalità di voce.
  • Inoltre, la mancanza di contatto fisico e del “calore umano”può essere un ulteriore punto a sfavore del robottino, in generale della tecnologia che cerca di sostituire l’uomo nel mondo della Psicologia.

In conclusione, Woebot si presenta come un servizio molto utile e originale, in grado di fare da supporto in quelle situazioni dove non si ha una persona per parlare o esprimere le proprie emozioni, ma ciò che l’uomo può dare attraverso l’empatia, i feedback e tutti gli elementi che definiscono una persona “umana”, Woebot, come nessuna tecnologia oggi esistente, è in grado di dare.