La notizia che sta circolando nelle ultime ore non è per nulla rassicurante. Sono state scoperte della falle nei chip Intel e in tanti altri microprocessori che metterebbero a rischio la sicurezza dei loro possessori. La problematica colpisce non solo i computer, ma anche gli Smartphone e le auto connesse. Intel è l'azienda più colpita e sta cercando di risollevarsi da tale problematica attraverso impegno e correzione nel più breve tempo possibile.

Aggiornamenti risolutivi

Le aziende Microsoft, Appl e Linux sono impegnate nello sviluppo dei patch che, letteralmente, sta a significare 'mettere una pezza informatica'.

Un ricercatore del Kaspersky Lab, società specializzata in cybersicurezza, ha rivelato che la soluzione alla problematica è molto difficile perchè riguarda l'hardware. Ido Naor ha confessato che bisogna fare in fretta, perchè qualche malintenzionato presto potrebbe approfittare della situazione. Intel ha confermato che a partire dalla prossima settimana verrà riportato un livello di sicurezza pari al 90% sulla maggior parte dei dispositivi interessati negli ultimi 5 anni.

Raccomandazioni per gli utenti

Kaspersky Lab ha rilasciato delle raccomandazioni da eseguire per i dispositivi interessati. Quello fondamentale è di installare immediatamente gli aggiornamenti quando arriveranno. Per Linux, Windows e OS X ci sono già dei patch che vanno a migliorare la sicurezza e si sta inoltre lavorando per fortificare il software contro lo sfruttamento futuro di Spectre.

Gli aggiornamenti potremmo portare però un lato negativo ai dispositivi interessati, dato che possono causare un rallentamento degli apparecchi da 5 al 30%.

Intel ha comunicato che le risorse del computer funzionano solitamente in modalità utente, sarebbe a dire che operano lontano dalle parti più sensibili del computer. Se un'app ha bisogno di accedere ad una parte 'sensile' del device, ha bisogno di un'autorizzazione.

Un utente esterno potrebbe però aver accesso alle parti protette del dispositivo, eliminando ogni barriera, potendo così aver accesso a dati sensibili come password email e documenti di una certa importanza. Nelle ultime due sedute, Intel ha perso il 6% in borsa ed a novembre il ceo di Intel avrebbe addirittura venduto azioni per 24 milioni di dollari. Due mesi fa la società non era ancora a conoscenza della problematica in maniera così plateale, ma alcuni ne erano già informati.