Il crescente utilizzo dei sistemi di messaggistica istantanea è un dato evidente per gli utenti Smartphone: per chi infatti utilizza i dispositivi mobili, uno dei mezzi preferiti per comunicare sono proprio le applicazioni come Whatsapp, Telegram o Messenger di Facebook, grazie sopratutto a funzionalità immediate e di facile utilizzo. Su tutte ricordiamo le chiamate, le video chiamate e sopratutto i messaggi vocali: quest'ultimi oramai sono davvero apprezzati sopratutto dai giovani, proprio perché registrare messaggi vocali è molto immediato rispetto ad un messaggio scritto.

Un'altra funzione è anch'essa molto utilizzata sopratutto dai più giovani è la nota video, lanciata nel 2017 da Telegram e che a breve anche WhatsApp dovrebbe inserire come nuova funzionalità. Gli sviluppatori dell'azienda con l'icona verde stanno lavorando notevolmente per cercare di implementare l'applicazione, il problema è che adesso la concorrenza sta incrementando gli iscritti: su tutti Telegram, grazie agli ottimi sviluppatori che lavorano nell'azienda, ha visto un incremento di iscrizione di utenti proprio per funzioni innovative, come ad esempio i messaggi che si autodistruggono. Ecco perché WhatsApp nel 2018 dovrà lavorare per promuovere nuove funzionalità, anche perché i problemi non arrivano solo dalla concorrenza ma anche da messaggi che vengono scambiati fra gli utenti: è il caso dell'ennesima bufala che è stata lanciata di recente.

Vediamo di cosa si tratta.

Whatsapp a pagamento: verità od ennesima bufala?

Cominciamo col dire subito una cosa, l'ultimo messaggio che dal 6 gennaio viene scambiato fra gli utenti WhatsApp e che parla di un possibile pagamento dei servizi della stessa azienda a partire da sabato 13 gennaio, è l'ennesima bufala. Nel messaggio, fra l'altro, trovate scritto anche alcuni tg hanno confermato la notizia e che basterà inviare il messaggio ad altre 20 persone così che la vostra icona di WhatsApp possa diventare blu e quindi resti gratuita.

Verificare poi che sia una bufala è anche piuttosto semplice: basta andare sul sito dell'azienda, o sui vari social utilizzati dalla stessa azienda, per poter vedere come non sono state rilasciate comunicazione riguardanti un presunto pagamento dei servizi di WhatsApp.

Quindi, potete stare tranquilli, WhatsApp rsterà gratuita ma di certo gli sviluppatori dovranno lavorare per cercare di non far "scappare" dalla concorrenza i suoi utenti. E voi cosa ne pensate? Se volete commentate qui sotto.