Tutti pazzi per WhatsApp, l'applicazione per Smartphone che consente una messaggistica istantanea e gratuita, o quasi. Basta avere una connessione e, dopo il primo anno gratis, è possibile utilizzarlo pagando una cifra irrisoria annuale. Almeno per ora. Il successo garantito non è sfuggito alle attenzioni di Marck Zuckenberg, fortunato creatore di Facebook, il quale l'ha rilevata quest'anno per venti miliardi di dollari. Una cifra incredibile, che per molti resta un mistero visto che non prevede pubblicità e gli introiti dagli utenti sono bassi (anche se sono ben seicento milioni, dunque una somma importante annuale comunque viene incassata).

Ma sicuramente il giovane miliardario avrà avuto le sue buone motivazioni per fare quell'investimento. Comunque, questioni finanziarie a parte, WhatsApp sarà presto dotata anche di chiamate vocali. Per ora la app consente di inviare solo brevi file audio, come una volta succedeva con le prime versione di Messenger (oltre alle foto).

Tuttavia, i suoi fan dovranno ancora attendere la succulenta novità. A fare chiarezza è stato il CEO dell'applicazione Jan Koum, il quale ha raffreddato gli animi dicendo che i programmatori al lavoro stanno incontrando alcune difficoltà tecniche, per cui il rilascio delle chiamate vocali non è previsto prima della fine dell'anno. A dare più problemi è la compatibilità, poiché ci sono troppi microfoni diversi presenti sul mercato; pertanto, ci sono problemi con un algoritmo di cancellazione del rumore ottimale che sia adatto per tutte le tipologie di smartphone.

E sappiamo bene quale sia l'ampia varietà esistente sul mercato. L'obiettivo è quello di offrire agli utenti il supporto a chiamate vocali decisamente adeguato ai consumi sul piano tariffario, ma anche adatto a quei Paesi come India e Brasile dove il grosso degli utenti si collega tramite reti 2G ed EDGE.

Insomma, come si suol dire, "stanno lavorando per noi".

Sicuramente i tecnici risolveranno gli ultimi intoppi e doneranno un'altra funzione a questa App già usatissima e amatissima. La quale ha già soppiantato i cari vecchi sms e presto, probabilmente, anche le classiche telefonate di un tempo.