Dal prossimo giovedì 15 giugno i cittadini europei che viaggiano all'interno dell' Unione per motivi di studio, lavoro o semplicemente per piacere non vedranno più addebitarsi sovrapprezzi o extra-costi per le loro telefonate, l'invio di messaggi di testo o la loro connessione ad internet. E' il risultato delle nuove norme introdotte dal Parlamento europeo, Consiglio e Commissione europea sul roaming. In pratica le tariffe all'ingrosso, cioè quelle che gli operatori telefonici si riconoscono tra di loro per il servizio di roaming, subiranno una decurtazione di circa il 90%.

Questo farà sì che le tariffe nazionali pagate dal cliente finale non subiscano mutamenti.

Ad esempio, fino ad oggi il costo del traffico dati in roaming è di 50€ a giga, da giovedì scenderà a 7,7€ a giga. Nonostante il forte ribasso, infatti, questi prezzi all'ingrosso consentono agli operatori di ammortizzare, comunque, i costi sostenuti e di avere liquidità sufficiente per poter effettuare gli investimenti necessari all'ammodernamento della propria rete e alla conseguente gestione della stessa. Il tutto, lo ribadiamo, senza incidere in alcun modo sul cliente finale. Comunque, nonostante gli evidenti risparmi che questa riforma comporterà ci sono delle limitazioni e delle precisazioni da fare.

I dettagli della riforma del roaming

Innanzi tutto, occorre mettere subito in chiaro che questa riforma del roaming non consente pratiche poco trasparenti. Pensiamo al caso del cliente residente in Italia, che per qualunque sorta di motivo acquista una sim in Germania a cui è associato un piano tariffario più conveniente di quello che ha in italia.

Se utilizza la sim tedesca per più di 4 mesi in Italia, l'operatore tedesco potrebbe richiedergli di fornire chiarimenti e successivamente applicare un sovrapprezzo. In pratica non sono consentite forme di roaming permanente.

Inoltre, questi cambiamenti valgono sicuramente per le telefonate e l'invio di sms. Per quanto riguarda il traffico dati, anche se il proprio piano tariffario prevede l'opzione dati illimitati, l'operatore telefonico estero ha la possibilità di inserire delle limitazioni che comunque devono essere comunicate al cliente finale prima di essere attivate.

Per di più, anche se la riforma è automatica, cioè senza la necessità che il cliente faccia nulla o dia alcuna autorizzazione, essa vale, attualmente, soltanto per i 28 paesi dell'Ue, e quindi non in Svizzera, ad esempio. Anche se, a breve, dovrebbe essere allargata allo Spazio Economico europeo e quindi anche a Norvegia, Islanda e Liechtenstein. Per poter usufruire di queste agevolazioni occorre essere connessi a delle reti mobili terrestri. Quindi se ci si trova su delle navi che non hanno la possibilità di collegarsi a questo tipo di reti queste disposizioni non si applicano.

Le prossime riforme in cantiere

La fine del roaming nei paesi dell'Unione europea è solo la prima di una serie di riforme che vedranno la luce nei prossimi anni.

Già a partire dal 2018 si prevede di rendere completamente gratuita, per i consumatori che pagano un abbonamento online nel proprio paese d'origine, la possibilità di scaricare e-book, film, contenuti musicali e sport. Sempre se siamo in un paese estero. A tutto vantaggio dei consumatori e del libero mercato.