Si torna a parlare della fatturazione di 30 giorni da parte degli operatori telefonici tim, vodafone e wind, a seguito del recente intervento dell'Aduc, l'associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori. Ad aprile 2018 è fissato il termine ultimo entro cui le compagnie telefoniche italiane dovranno adeguarsi a quanto stabilito dal decreto fiscale, collegato alla Legge di Stabilità per il prossimo anno. Dall'attuale fatturazione ogni 4 settimane, si tornerà a quella mensile, consentendo agli utenti di recuperare quei soldi pari ad un mese in più di promozione spesi alla fine di ogni anno.

L'allarme dell'Aduc

Secondo quanto dichiarato dall'Aduc, il rischio riferito alle rimodulazioni dei contratti da parte di Tim, Vodafone e Wind è concreto. Il motivo, secondo la nota associazione, è da ricondurre al fatto che a seguito del ripristino della precedente fatturazione gli operatori telefonici avrebbero facoltà di rifarsi dell'entrata in meno attraverso appunto una rimodulazione del contratto. La conseguenza diretta sarebbe un costo maggioritario dell'offerta ricaricabile, su cui nei giorni scorsi vi abbiamo offerto un quadro generale in riferimento alle proposte di Natale.

Ad oggi, le tre principali offerte ricaricabili sono la Tim Special, la Vodafone Red e la Wind All Inclusive Unlimited.

La prima, disponibile per chi intende passare a Tim, si suddivide in quattro voci differenti: Medium, Large, Unlimited e Voce. La promo Red di Vodafone è la più esclusiva offerta attualmente, davanti ai piani Smart e Pro. E' anche, logicamente, la più costosa. L'offerta di Wind si differenzia dalle altre, oltre che per il prezzo, anche per la fatturazione mensile (sia Tim che Vodafone sono rimaste a quella ogni 28 giorni).

Chiarimenti su eventuali rimborsi

I colleghi di Mondomobileweb hanno strappato delle dichiarazioni all'operatore Vodafone in merito ad uno dei quesiti più dibattuti in rete, quello inerente agli eventuali rimborsi che spetterebbero ai clienti per le tariffe ricaricabili soggette a rimodulazioni in questi ultimi mesi. La presa di posizione da parte di Vodafone è stata netta, facendo riferimento all'aprile 2018.

Se entro quella data gli operatori non si saranno adeguati alla nuova normativa saranno possibili dei rimborsi diretti ai clienti. Fino ad allora però tale eventualità è da escludersi categoricamente. Doccia gelata quindi per tutti quegli utenti che avevano creduto possibile un rimborso economico da parte degli operatori telefonici italiani.