L'Agcom, l'autorità a tutela della concorrenza nel mercato delle telecomunicazioni, ha varato nuove regole a tutela dei consumatori che impongono agli operatori telefonici obblighi di comunicazione e di preavviso molto più stringenti che in passato e con l'obiettivo dichiarato di impedire il reiterarsi di pratiche commerciali al limite della correttezza e che vedono, come parte soccombente sempre il cliente - consumatore. Vediamo, quindi, di descrivere nel dettaglio quali sono questi nuovi obblighi.

Preavviso di 2 mesi in caso di cambio

Forse la novità più importante che l'Agcom ha introdotto e che entrerà pienamente in vigore con il ritorno alla fatturazione mensile, cioè tra due mesi, è l'obbligo per gli operatori telefonici di preavvisare esattamente due mesi prima il proprio cliente di qualunque cambio tariffario si voglia apportare e che non implica il diritto del consumatore alla disdetta gratuita.

Questo preavviso, inoltre, è già pienamente operativo. Quindi, le compagnie telefoniche che intendono variare i piani tariffari dei propri clienti devono spingere sull'acceleratore. Hanno, infatti, tempo solo fino al prossimo 5 marzo 2018 per comunicare ai propri clienti qualunque, eventuale, variazione. Dopo tale data saranno obbligate a mantenere il piano tariffario concordato in sede di stipula del contratto, sia che sia ricaricabile o di abbonamento. Inoltre, gli operatori dovrebbero anche comunicare, questa volta entro il 5 febbraio 2018 il ritorno alla fatturazione mensile, che dovrebbe essere ristabilita, come previsto dalla Legge di Bilancio, entro il 5 aprile 2018.

La nuova delibera dell'Agcom, di fatto, va ad ampliare il periodo di preavviso a tutela dei consumatori.

Infatti, precedentemente, gli operatori telefonici erano obbligati a comunicare qualunque variazione tariffaria con un preavviso di un solo mese. Ma, la novità risiede nel fatto che, da oggi, viene effettuata una distinzione netta tra variazioni che danno diritto alla disdetta gratuita e variazioni che non ne necessitano. Per queste ultime viene stabilito il nuovo preavviso di due mesi.

Il motivo principale del nuovo obbligo

In effetti, l'Agcom ha deciso di intervenire in questo modo principalmente perché è prevedibile che gli operatori telefonici, ritornando alla fatturazione mensile, manterranno i costi precedenti. Di conseguenza, vi sarà certamente un aumento delle tariffe. Tanto che alcuni operatori telefonici, come, ad esempio, Tim lo stanno già comunicando alla propria clientela business.

Il vantaggio immediato per i clienti - consumatori sarà che, la maggioranza, saprà già dal 5 febbraio se ci saranno dei rincari sulle tariffe. Di conseguenza, potranno, se lo vogliono, esercitare il diritto di disdetta gratuita, che viene riconosciuto in questi casi.

Da parte loro gli operatori telefonici stanno cercando di mettere le mani avanti. Infatti, affermano di essere stati presi alla sprovvista da questa nuova richiesta dell'Agcom e di non avere tempo sufficiente per adempiere agli obblighi di comunicazione. Ma tant'è. Questo è l'obbligo che devono rispettare.