Se l'apertura dei Giardini di Villa Barberini e della Galleria dei Ritratti dei Pontefici aveva suscitato, già due anni fa, grande interesse e curiosità, ancor maggiore oggi è stato l'entusiasmo di fronte alla notizia dell'apertura al pubblico dell'appartamento pontificio del Palazzo Apostolico di Castel gandolfo. Le porte della residenza estiva dei papi si aprono per la prima volta ai visitatori per volere stesso di Papa Francesco che non ha mai soggiornato qui preferendo come propria dimora Casa Santa Marta.

Un evento simbolico più che storico

Intervistato il direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolocci, ha così dichiarato: "E’ troppo dire che questo è un evento storico, ma simbolico sì, perché ci fa capire quale è la filosofia del Papa, la sua politica pastorale, cioè aprire a tutti, aprire alla gente, anche la sua casa”.

Papa Bergoglio, il cui pontificato non finisce di stupire, infatti, ha deciso di fare un grande regalo al pubblico: chiunque per un giorno avrà accesso alle stanze in cui hanno soggiornato ben quindici pontefici. A papa Clemente VII si deve l'acquisizione del palazzo, ma altri successori di Pietro è legato il fascino e la gloria di Castel Gandolfo. Come spiega Sandro Barbagallo, curatore delle Collezioni storiche dei Musei Vaticani, dal 500 in poi, pur essendosi succeduti sul soglio pontificio 33 pontefici, solo quindici di essi risiederono qui. Rientra, quindi, nella normale storia del palazzo, la scelta di Papa Francesco di non usufruire di Castel Gandolfo. Diversamente ha fatto, come è noto, il papa emeritoBenedetto XVI che, nelle parole di Osvaldo Gianoli, "amava e che ama molto Castel Gandolfo, piaceva molto soggiornare vicino alla Fontana della Madonnina e dare da mangiare ai pesci… Questo lo ricordiamo con piacere e con affetto.

Ma ce ne sono anche tanti altri".

Cosa si può vedere e quando

All'interno dell'appartamento pontificio di Castel Gandolfo sarà possibile per i visitatori accedere alle grandi sale d'accoglienza per gli ospiti, come la Sala del Trono o quella del Concistoro, e allasuggestiva Galleria di Alessandro VII, con le pareti ricoperte interamente d'affreschi e le finestre che si affacciano sul lago e la campagna circostanti.

Anche le stanze più intime del papa saranno aperte al pubblico: dalla Biblioteca, allo Studiolo privato, dalla camera da letto alla Cappella privata, dedicata alla Madonna diCzestochowa (dove hanno pregato insieme Papa Francesco e papa Benedetto XVI).

Eleganza e sobrietà

A dispetto di quel che si crederebbe, le stanze di Castel Gandolfo sono eleganti ma non sfarzose.

Alcun tipo di lusso, ad esempio, si trova nella camera da letto in cui morirono Pio XII e Paolo VI: alle pareti nessun crocifisso, soltanto piccolo quadro raffigurante la Madonna con il Bambino.

"Non attraversate il Palazzo con fretta - consiglia infine Paolucci - "Affacciatevi dal grande terrazzo e vedrete la pura Bellezza, il miracolo della natura, con l'occhio azzurro del lago e i boschi incantati. È il miracolo della natura, in un uno dei pochi luoghi in Italia salvati dal cannibalismo del territorio e rimasti intatti. Questo è il grande valore culturale di questo luogo, tra natura e paesaggio, la bellezza che è dentro e la bellezza che è fuori".

Castel Gandolfo è visitabile dal lunedì al venerdì, orario 9-13, e il sabato dalle 9 alle 16.30. Il biglietto, oltre che in loco, è prenotabile anche online, sul sito dei Musei Vaticani.