E' curioso che Panini abbia pubblicato l'ultimo numero di un manga incentrato su una classe scolastica, proprio nella settimana in cui ricominciano le scuole.

Iniziata in Giappone nel 2012 mentre in Italia è arrivata due anni dopo, "Assassination Classroom" è l'ennesimo successo della rivista Weekly Shonen Jump che in precedenza ha pubblicato serie come "Dragon Ball", "Naruto", "One Piece", "Ken il Guerriero" e tante altre. Nei quattro anni della sua pubblicazione, Yusei Matsui è riuscito a raccontare una storia avvincente, commovente ma soprattutto divertente.

28 studenti contro un immortale professore

Il manga ha per protagonista la classe 3-E della scuola media Kunugigaoka che all'inizio dell'anno scolastico le viene affidato dal governo giapponese una missione: uccidere il proprio professore. Quest'ultimo è un misterioso essere tentacolare che, giusto pochi giorni prima della vicenda, aveva distrutto quasi tutta la Luna e promette di fare la stessa cosa alla Terra entro un anno. In quel periodo di tempo, il mostro decide di fare l'insegnante per quella specifica classe. Il governo giapponese accetta a malincuore la sua richiesta a condizione che non faccia del male agli studenti i quali si ritrovano arruolati come assassini per l'essere che gli fa da insegnante.

La missione si rivelerà quasi impossibile, perché il mostro è velocissimo ed è dotato di una capacità rigenerativa ancora più veloce.

Quindi si tratta di un fumetto horror? No, perché si scopre che l'essere è un ottimo insegnante e che ha a cuore il benessere e lo sviluppo dei suoi studenti. Questi prenderanno in simpatia il loro nuovo professore, che ribattezzeranno Koro-sensei (traducibile come 'Professore indistruttibile') e da lui non solo impareranno delle tecniche di assassinio ma anche come affrontare la vita.

Oltre a questo aspetto formativo, la serie è anche molto divertente. Molto del suo umorismo viene da Koro-sensei sia per tutti i poteri che tiene che per il suo strano carattere. L'autore però riesce a bilanciare bene questo aspetto rendendo protagonisti gli stessi studenti da soli in situazioni al limite dell'assurdo.

Una classe di falliti contro la superbia della società

Ma un'altra ragione che ha reso questo manga un gran successo è la satira contro il sistema scolastico giapponese. Perché la sopracitata 3-E non è una classe come le altre, è in realtà composta dai peggiori studenti della scuola. Sia chiaro, non parliamo di bulli o delinquenti ma di ragazzi che hanno una media dei voti bassa. In pratica la scuola che frequentano ha come politica di raccogliere tutti i cattivi studenti e metterli in una sola classe in modo da essere presi in giro da tutto il resto della scuola, professori compresi.

Può sembrare assurda questa politica, ma va tenuto presente che le scuole giapponesi sono incentrate sui risultati di tutti gli studenti senza badare il loro apprendimento.

L'idea di isolare tutti quelli che non vanno bene non è molto lontana dalla realtà dove ragazzi del genere vengono maltrattati dai coetanei per il risultato. Il resto del mondo può benissimo identificarsi con gli studenti della 3-E, in fondo tutti noi abbiamo affrontato o stiamo affrontando momenti di stress dovuti ad ostacoli incomprensibili. Ma una cosa che Koro-sensei e la 3-E insegna ai suoi lettori è che verranno sempre ostacoli del genere, quello che conta è affrontarli con un sorriso e con una determinazione assassina.