L'11 giugno 2016 a Londra apre un ristorante del tutto inusuale, che di innovativo ha soprattutto la scelta a cui opta chi varca la soglia di questo locale, quella di spogliarsi di tutto, ma proprio tutto, prima di prendere posto al tavolo prenotato. Si chiama BunYadi, che non ancora in attività ha ben 46.000 prenotazioni all'attivo. All'ingresso si lasciano cellulare, effetti personali e vestiti, se si decide che nudi è meglio. In caso contrario si puo' sempre ripensarci, e non sentirsi per questo fuori luogo. Tra un tavolo e l'altro ci sono separè di bamboo che proteggono la privacy.

Lo scopo dovrebbe essere quello di sperimentare una nuova forma di libertà, ben lontana dall'idea di spiagge nudiste. Si consuma il pasto a lume di candela, in un ambiente libero da ogni costrizione. Quello che si mangia è rigorosamente crudo, tutto al naturale, insomma, in tema con l'idea che caratterizza il ristorante. I posti a sedere sono 42. Posti a cui si appone un accappatoio uni-uso che si indossa fino al tavolo e poi funge da cuscino, per motivi di igiene.

Parigi apre il suo ristorante per nudisti

Dal 3 novembre di quest'anno anche Parigi non è da meno. La patria del nudismo, dove esiste già una zona del parco "Bois de Vincennes" dove il nudismo rappresenta la normalità, come del resto accade in diverse piscine, campeggi e spiagge, apre con O'Naturel, il primo ristorante francese, e secondo in Europa, avendo avuto vita breve quello aperto a Tenerife all'inizio dell'anno e chiuso dopo solo tre mesi, dove con 39 euro si mangia nudi e con altri 10 ad un antipasto seguito da un piatto, ci si può concedere anche il dessert.

Il ristorante è ben riscaldato, mangiare e sentir freddo non sono caratteristiche piacevoli unite per una cenetta.

La parola d'ordine è socializzare

Le persone tra di loro si danno pacche sulle spalle, si baciano sulla guancia pur non conoscendosi prima di accomodarsi a sedere, e finisce a volte che alcuni tavoli si uniscano, o che alla fine della serata i tavoli diventino un grande ferro di cavallo.

Per queste persone la libertà di spogliarsi dei propri abiti e accessori è una sensazione piacevole, e in quegli armadietti dove prima del pasto tutto viene chiuso a chiave, comprese le scarpe, rimane l'ingombro della vita di tutti i giorni, di come ci si deve porre per interagire col prossimo, nascondendo spesso la vera faccia di noi stessi.

I commensali giurano di sentirsi in vacanza, e perché arrivati a Parigi non provare una esperienza così singolare, tra persone adulte che possono scegliere di fermarsi alla cena o di continuare la serata in compagnia fuori dal ristorante, nei modi e nei tempi preferiti. Bon Appetit!