A seguito dell'ipercriticato Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, metal gear survive si presenta come uno spin-off della saga in cui gli eventi si sviluppano tra il prologo Ground Zeroes ed il già citato The Phantom Pain.

Il gioco, di cui è stata recentemente annunciata la data d'uscita per Marzo 2018, presenta una caratteristica che balza subito all'occhio, ovvero del suo essere surreale, infatti, i membri della mother base vengono trasporti attraverso un warmhole in una dimensione parallela popolata da zombie in cui il concetto di sopravvivenza gioca un ruolo primario.

Qui già un fan della serie potrebbe storcere il naso, in quanto il realismo, apparte alcune eccezioni, è sempre stato un marchio di fabbrica della serie creata da Hideo kojima.

Qual è il problema di questo spin-off, e perché molti esperti prevedono che sarà un flop?

E' proprio l'assenza della genialità e del carisma del suo vecchio creatore Kojima, che, come si sa, è stato licenziato dalla Konami ed adesso sta lavorando con la Sony con il suo nuovo progetto Death Stranding.

Questa mancanza potrebbe, pultroppo decretare la rovina di una serie storica, in quanto manca una vera e propria storia del gioco, e personaggi carismatici come lo stesso Solid Snake.

Il gioco infatti, appare a primo impatto come una copia riciclata dell' ormai vecchio mgs5, senza presentare significativi cambiamenti nel gameplay e nella storyline.

Se la Konami non risolve questo problema, rischierà di perdere gran parte del proprio patrimonio di immagine di marca che ha accumulato nel corso di decenni e rischierà di veder calare il suo fatturato e la sua redditività senza sosta mentre Kojima se la spassa con i successi di Death Stranding.

Ovviamente non è tutto nero, infatti sono state introdotte delle piccole novità che riguardano il sistema di sopravvivenza del personaggio, che, infatti dovrà cercare continuamente acqua, cibo e persino aria pulita, per non rischiare di fallire senza scampo la sua missione.

Cosa può fare la Konami per non far fallire la saga di Metal Gear Solid?

Uno dei tanti motivi per cui il pregevole The Phantom Pain è stato criticato quando uscì nel 2015 è per l'evidente presenza di buchi di trama.

Infatti, Spoiler, le missioni principali sono 50, e, l'evento con cui si conclude cronologicamente il capitolo due, lascia l'amaro in bocca, in quanto gli eventi restano in sospeso e senza risposte.

Per questo i fan hanno fatto delle ricerche ed hanno scoperto che esisterebbe una famigerata missione 51 che è stata tagliata (forse per motivi logistici) dalla versione finale del gioco.

Ora gli sviluppatori di Konami se fossero furbi, potrebbero prendere il materiale che esiste di questa missione 51 e creare un gioco che colmerebbe i buchi di trama del quinto capitolo della saga, in questo modo si farebbero gli appassionati contenti e non sarebbe necessario un gran investimento di risorse dato le basi sono già state poste da The Phantom Pain.