Uomo relativamente nuovo sulla scena politica sabauda, Angelo D’Amico – nato a Tripoli (Libia) il 16/03/62, ma torinese di adozione, coniugato, due figlie – dopo aver maturato esperienza altrove (consigliere comunale presso il Comune di Piossasco (dal 13/06/2004 al 06/06/2009 - Lista di elezione: AN; dal 01/07/2009 al 30/05/2011 consigliere comunale presso il Comune di Piossasco, Lista di elezione: PdL) dal 05/03/2012 è subentrato in sala rossa alla consigliera eletta Raffaella Furnari, dopo un accesso contenzioso legale instaurato innanzi al Tar Piemonte che si è risolto in suo favore.

E, a quanto pare, non ha alcuna intenzione di lasciare lo scranno….

Giunto quasi al termine del Suo mandato, che bilancio fa della Sua attività istituzionale?

Prima di tutto, questa esperienza mi lascia un bellissimo ricordo, sia sotto il profilo umano che sul piano politico. Sono stati 5 anni in cui ho potuto misurare le mie precedenti esperienze politiche con una realtà amministrativa molto più impegnativa e, quindi, formativa. Tuttavia credo, modestamente, di essere riuscito a lasciare, anche qui, segni tangibili della mia azione politica.

Ecco, andiamo sul concreto delle cose fatte...

Per ragioni di spazio, mi limiterò a descriverle le mie ultime iniziative in ordine di tempo. Ho presentato una mozione, poi approvata all'unanimità dal consiglio comunale, che impegnava la Città di Torino a ricorrere al T.A.R.

contro la Regione Piemonteper contrastare una Legge Regionale che intendeva ridimensionare i servizi concernenti la Psichiatria. Di fatto, questa Legge Regionale avrebbe messo letteralmente per strada centinaia di pazienti affetti da patologie psichiatriche. Per fortuna, anche grazie al mio piccolo contributo, non è andata così.

Passando ad altro, ho proposto al consiglio comunale, che l'ha approvata, una Delibera Consiliare in forza della quale, dal prossimo mese di Novembre, sarà garantito l’accesso a tutti gli animali d’affezione all’interno dei cimiteri cittadini. Anche questa mia proposta è stata votata da tutti i Consiglieri, e colma, a mio modesto parere, una grave lacuna che una città come Torino non poteva più permettersi.

Tra le mie iniziative assunte in questi anni, mi permetto di segnalare anche alcuni interventi tesi a ridurre la pressione fiscale dei cittadini torinesi, altri a garanzia della sicurezza in alcuni luoghi della Città. Soprattutto, ho fatto in modo che se esistono delle regole, queste devono essere rispettate da tutti, e mi creda, a Torino questo continua ancora a non accadere…”

Quali obiettivi si pone con la Sua ricandidatura?

Dopo questa esperienza, ho compreso che chi governa una città da oltre 25 anni non ha più gli stimoli per amministrarla, quindi il primo obiettivo è quello di riuscire a strappare il governo della città alla sinistra, e, di riflesso, rivedere tutte le posizioni dirigenziali che nella nostra Torino, si sono, piano piano, sostituite alla componente politica, creando di fatto una sorta di casta. Ridiamo voce a tutti i cittadini che ci chiedono di rappresentarli e facciamolo con passione, onestà e tanto lavoro. Di questo Torino ha bisogno…!

Grazie, Consigliere D’Amico.