L'occhio voluttuoso del turista potrà rilassarsi nel salotto di Torino, per poi proseguire in periferia, alla Palazzina di Caccia. Si recuperano tesori juvarriani con il restauro dell'Appartamento del Re, appena cominciato con i finanziamenti della Crt. Già pronta, invece, la Cappella dei Mercanti di Torino, progettata da Bernardo Vittone, il migliore allievo di Filippo Juvarra. Merito della Compagnia di San Paolo. Precisamente fu lui (vicino alla massoneria che si è smarcata dal cyberspionaggio) a sostituirlo alla cattedra di matematica al Collegio delle Province, ora sede dell'Arma dei carabinieri, quando il maestro messinese lasciò Torino per Madrid.

All'architetto siciliano il Piemonte deve sia la Reggia di Venaria, oggi splendente come Versailles, sia la Palazzina di Caccia di Stupinigi.

Dalla Sindone alla Guerra Santa

Sono ormai vent'anni, dalla prima Ostensione della Sindone che si cerca di riscoprire l'architettura barocca della città: Palazzo Madama, Palazzo Reale, il Teatro Regio, solo per citare il polo reale. Da non dimenticare, a monte, il Duomo rinascimentale con il campanile medievale. Periodo che, paradossalmente, torna di attualità anche al Castello di Rivoli con una riflessione sulle Crociate e sulla loro relazione con la sempre più accesa conflittualità tra Occidente e Islam. Ora qui c'è il Museo di Arte contemporanea dove fino al 5 febbraio si tiene la retrospettiva di Wael Shawky.

L'arabo è autore della trilogia Cabaret Crusades (2010-2015), pellicole che raccontano la storia delle Crociate dal punto di vista arabo. Sicuramente avranno la loro da dire medievialisti italiani come Giuseppe Sergi.e Franco Cardini che ha appena pubblicato Dalle Crociate all'Isis. Ma è da 50 anni che studia le guerre sante in Medio Oriente.

A partire da quelle organizzate un millennio fa dal papato di Roma.per liberare Gerusalemme dagli infedeli. Proprio un pittore della città eterna, Andrea Pozzo, gesuita dalla grande apertura mentale (famoso è il suo dipinto pagano Il riso di Democrito), fa da trait-union tra Roma, dove ha affrescato la Chiesa di Sant'ignazio e Torino.

Per inciso: nella capitale gli sponsor dei restauri sono griffati

Il prestito a interesse

Comunque sia, il gesuita inventò la prospettiva nella pittura settecentesca dipinse dal romano Campo Marzio le 5 tele che impreziosiscono la Cappella della Congregazione dei Banchieri e dei Mercanti, Le prime pietre furono messe nel Medioevo, quando il prestito a interesse, necessario al commercio, era considerato peccato. Per il Corano lo è ancora e ciò porta gravi problemi alla nascente finanza musulmana. Anche la carriera del Legnanino, a cui si deve la volta appena restaurata è legata al cantiere tra Sei e Settecento della Cappella. Si trova all'inizio di via Garibaldi e ospita la comunità di accoglienza Madian.

Importante rimane il mecenatismo delle banche: Intesa San Paolo per la restituzione all'Armeria Reale dell'armatura del samurai donata dall'Imperatore Miji. In primavera sarà finito anche il restauro alla Palazzina di Caccia di Stupinigi che viene a coincidere con l'aumento di capitale della Fondazione da oggi con un nuovo presidente, Giovanni Quaglia, già presidente della provincia di Cuneo e consigliere Unicredit. Se ne occupa lo storico laboratorio Nicola Restauri di Aramengo in provincia di Asti. Ci sono da mettere a nuovo tutti gli apparati decorativi fissi, i dipinti murali delle volte e delle pareti, le tele sovrapporte, le boiserie dipinte e dorate, i serramenti, le carte da parati, le pavimentazioni alla veneziana.