Un presidente con troppe poltrone e dalle dimissioni facili. Un'ex preside che, da poco tempo in pensione, vorrebbe impegnarsi per la città in cui vive da sempre. Questi i protagonisti di una storia che sta provocando forti tensioni nei palazzi della politica di Rivoli, Comune di 48 mila abitanti alle porte di Torino. Nessuna poltrona di prestigio. Ad essere contesa, la presidenza della Consulta per la Terza Età. Puro volontariato, che consiste nella predisposizione della festa di Natale, nella selezione delle offerte per i soggiorni estivi, nel programmare una gita fuori porta di tanto in tanto.

Nulla di più. Quanto basta, però, per rendersi utile alla comunità e uscire dall'isolamento in cui spesso si rinchiudono i neo-pensionati; o per coltivare quell'orticello elettorale che in politica può sempre tornare utile.

Politica e società civile a confronto

Fatto sta che Giovanni Campanella, detto Nanni, navigatore di lungo corso della politica cittadina (che lo ha visto prima consigliere comunale, poi assessore e infine presidente del Consiglio comunale), uscito sconfitto dalle urne delle ultime elezioni, ha fatto incetta di ruoli di sottogoverno. Oggi è infatti presidente del Coordinamento dei Comitati di Quartiere, della Consulta per la Terza Età e dell'Auser, Associazione che per anni ha gestito i soggiorni estivi degli anziani.

Problemi di conflitto d'interesse? Forse. Campanella mette sul tavolo le dimissioni da presidente della Consulta: respinte. Alla riunione successiva le ripropone: accolte. Si pone il problema del successore. Carla Arthemalla, l'ex preside, si propone e viene eletta. Lontana dalla politica e dalle sue dinamiche, esulta. Pochi giorni dopo, però, il presidente dimissionario e dimissionato le comunica che la nomina non è valida: al momento della votazione non c'era il numero legale.

Una doccia fredda per l'ex preside, che scrive a sindaco e capigruppo invocando trasparenza e legalità.

Conflitti di interesse sulla pelle degli anziani

Il presidente della Commissione Controllo e Garanzia, Francesco Senatore, convoca una riunione per fare chiarezza. All'incontro (ore 18 del 9 marzo) viene ricostruita la storia delle sette Consulte del Comune.

Emerge una grande confusione: alcune esistono solo sulla carta, altre svolgono attività documentate da verbali approssimativi e anonimi, senza firme. La denuncia dei funzionari è chiara: alcuni presidenti non hanno idea di come gestire la Consulta che rappresentano. Si distinguono in positivo la Consulta per lo Sport, quella per la Pace e quella per il Volontariato, motivo di grande orgoglio per gli assessori di riferimento.

"Così non va - esordisce Stefano Torrese, capogruppo dei 5 Stelle - le Consulte sono organi consultivi del Consiglio, non degli assessorati". Non manca la strigliata a Campanella: "Rassegna le dimissioni e poi le ritira, dovrebbe essere più responsabile". Gli fa eco il consigliere Giovanni Verna: "L'incompatibilità tra Consulta e Auser è evidente: viene meno la funzione di terzietà, indispensabile per la trasparenza e la legalità.

Tanto più che presto la Consulta dovrà dare il suo parere sui soggiorni estivi per gli anziani proposti anche da Auser".

Campanella si difende: "Sì, sono state sollevate ipotesi di incompatibilità, ma tutti sanno che mi sono sempre attivato per la terza età, ho anche organizzato convegni sulla fragilità degli anziani". Anche Carla Arthemalla interviene: "Qualcuno mi ha fatto sapere che la mia elezione è stata annullata perché non ero gradita al sindaco, ma io a questo non ci ho creduto, non ci voglio credere e continuo a non crederci".

Chiude la riunione l'impegno ad affrontare l'argomento alla conferenza dei capigruppo, con l'obiettivo di riprendere in mano tutto il pacchetto delle Consulte per riorganizzare statuti e regole. E come finisce la storia della presidenza della Consulta per la Terza Età? Con Campanella che si avvicina all'ex preside chiamandola "copresidente".