La provincia di Torino brucia già da alcuni giorni, nonostante l'incessante e faticoso lavoro dei Vigili del Fuoco, i focolai sono presenti sia nella Val di Susa ma anche nella Val Sangone e la situazione rimane drammaticamente pericolosa.

I pompieri non hanno risparmiato energie per limitare il fronte del fuoco ma il clima non li sta sicuramente aiutando.

Fonti ben informate parlano di non meno di sessanta squadre fra Vigili del Fuoco e Corpo Forestale dello Stato, oltre agli immancabili Canadair.

I pericoli per le popolazioni

Sebbene i focolai siano distanti dai centri abitati più grandi, le abitazioni più isolate sono a rischio, si parla di alcune famiglie preallertate per un'eventuale evacuazione nella zona di Cumiana.

Il problema più grosso rimane il fumo, che non trova ostacoli e avvolge i centri abitati minori più vicini agli incendi in modo particolarmente fastidioso e pericoloso soprattutto per chi soffre di particolari patologie cardiorespiratorie.

Purtroppo si conta già una prima vittima, il giovane Alberto Arbrile è deceduto il 25 ottobre 2017 a Canta Lupa mentre tagliava le piante sulla sua proprietà, pare allo scopo di prevenirne l'abbruciamento, si presume che la morte sia avvenuta per un malore, sul fatto indagano i Carabinieri.

L'aria a Torino

Anche a Torino e in tutta la cintura ovest nell'aria si percepisce l'odore aspro di bruciato che soprattutto nelle ore notturne, anche a causa della nebbia che lo imprigiona negli strati più bassi dell'atmosfera.

L'odore acre che i torinesi e non solo hanno respirato questa mattina è sicuramente da attribuire agli incendi ma va a complicare lo stato dell'aria già cosi delicato in quest'ultimo periodo.

Le rilevazioni dell'ARPA Piemonte indicano chiaramente una tendenza al peggioramento dei livelli di PM 10 in Torino, la possibilità di un nuovo blocco della circolazione si avvicina sempre più.

Il meteo non porta buone notizie

Il vento della Val di Susa, di domenica scorsa, si sta trasformando in un boomerang, dopo aver ripulito l'aria inquinata della nostra città è stato di sicuro aiuto al propagarsi degli incendi boschivi sulle nostre bellissime montagne e adesso trasporta i fumi di quegli stessi incendi.

Le previsioni meteo per novembre 2017 non portano buone notizie con una persistenza dell'alta pressione e l'assenza di precipitazioni, non rimane che sperare in un cambiamento improvviso delle condizioni meteo e ringraziare gli uomini e donne che a qualunque titolo stanno lavorando per spegnere i numerosi focolai.