Pubblicata sul settimanale Chi, dopo la lettera a Belen Rodriguez, la missiva che Fabrizio Corona ha scritto per la sua ex moglie, Nina Moric. Una lettera piena di parole dure e sferzanti. Si tratta, come la lettera per Belen Rodriguez, di uno stralcio del libro autobiografico che Fabrizio sta scrivendo in carcere, dal titolo "Mea Culpa".
Le parole di Corona per Nina Moric sono piene di rabbia, per diversi motivi, tra cui la richiesta di separazione giuntagli nel 2007, quando Corona si trovava in carcere a Potenza per vallettopoli, cosa che non si sarebbe mai aspettato, soprattutto in quel momento in cui stava vivendo uno dei periodi più bui della sua vita a causa di diverse ragioni: la morte di suo padre, l'arresto, la confisca dei beni, la chiusura della sua società.
Fabrizio sapeva che quella era la fine giusta per quel rapporto, ma non immaginava che mai si sarebbe concluso in quel modo. Una notizia, quella della richiesta di divorzio, che aveva appreso dalla tv, dalle copertine e mediante un telegramma del suo avvocato civilista.
Poi Corona parla della fine della relazione con la ex moglie, assumendosi anche le sue colpe: la sua voglia di far soldi, di avere successo, insieme al fatto che come padre - ammette Corona - era un "disastro" e al fatto che entrambi sono stati divorati da una gelosia esagerata, soprattutto da parte di lei. Una gelosia che ha anche sfiorato spesso i limiti della competizione.
Tra le ragioni che portano Fabrizio Corona ad un profondo senso di rabbia verso Nina Moric anche le sue interviste televisive, in cui ha sempre cercato di metterlo in cattiva luce (secondo lui), rivelandosi una persona egoista.
E se anche all'inizio della sua relazione con Belen Rodriguez, Corona scriveva di aver difeso e cercato di giustificare più volte la sua ex moglie, adesso sostiene di essersi reso conto che non ne valeva e non ne vale più la pena, poiché - a suo dire - Nina Moric non merita nulla.
Infine, parole molto dure sul loro rapporto da marito e moglie: "Sapere che sei stata mia moglie oggi mi fa sentire un fallito".
