Un successo senza flessioni quello de Il Segreto, soap firmata Aurora Guerra e prodotta da Ida e Vuelta che nel nostro Paese sta facendo discutere molto, grazie a personaggi che sono entrati prima nelle nostre case e poi nei nostri cuori, perché ognuno di essi sintetizza alcuni pregi o difetti facili da riconoscere (es. l'incapacità di Juan di resistere al fascino femminile oppure l'ambizione sfrenata di Olmo Mesia, disposto a calpestare chiunque).



Per uno sviluppo ulteriore di una trama - che a un certo punto rischiava di fossilizzarsi troppo su alcune situazioni - l'autrice ha previsto una inquietante serie di lutti che movimenteranno non poco l'andamento della vita a Puente Vjejo.

Possiamo anticiparvi che in molti moriranno tragicamente, ma forse l'uscita di scena più teatrale, quella che ci spezzerà il cuore, sarà quella della bella ma gelida Soledad impersonata da Alejandra Onieva. Una ragazza dalla vita più che tormentata, sottoposta alle violenze del padre al quale trova però la forza di ribellarsi, portandosi dietro una serie di micidiali traumi psicologici.



A questo si deve aggiungere il dolore per i tradimenti dell'amato Juan e la brutta caduta dalle scale (le cadute rovinose sono una costante dello sceneggiato e riguardano anche Agueda e Francisca) che la segnano profondamente modificandone il carattere. Paradossalmente sarà proprio la morte di Juan Castaneda a darle il colpo di grazia e a condurla alla vita monacale.





Un cambiamento quindi radicale e sconcertante che sarà solo l'inizio di un lento declino psicologico che la condurrà infine all'ultima decisione della sua tormentata esistenza, quella di togliersi la vita. Soledad infatti si impiccherà, ormai depressa e vicina alla follia. Sarà però salvata in extremis, in una scena destinata a restare nella memoria, da una suora che capendo la gravità dei suoi problemi la inviterà a tornare alla vita mondana per non consumarsi troppo. La povera Soledad - eroina tragica de Il Segreto - si aprirà così a un nuovo amore.