Quelli sì che erano Happy days, a cavallo tra gli anni '70 e '80. Anni spensierati, fatti di cartoni animati dolci e talvolta strappalacrime, di juke boxe (anche se ormai già agli sgoccioli), di musicassette, di musica elettronica, delle prime Serie tv di grande successo trasmesse dalle reti commerciali. Anni incarnati al meglio proprio da una mitica Serie Tv, Happy days, appunto.

In tanti avremo almeno una volta visto, o sentito parlare perché magari più giovani, di Ricky Cunningham, il rosso imbranato interpretato da Ron Howard (oggi diventato un bravo regista), la lentigginosa sorella Marion, i loro genitori simpatici e comprensivi, di Ralph Malph, di Potsie, ma soprattutto, del mitico Arthur "Fonzie" Fonzarelli; interpretato da Henry Winkler.

Il figo in giacca di pelle che enunciava il famoso "Hey" con i pollici alzati e faceva funzionare lo Juke-boxe con un pugno, per la gioia delle ragazze. Ritornato in auge in Italia grazie a Matteo Renzi e alla sua moda di farsi fotografare col "chiodo", scimmiottando proprio uno dei protagonisti di quella serie.

Il suo proverbiale ego però, forse ci rimarrà un po' male nel sapere che Winkler, oggi scrittore per bambini di discreto successo, manco lo conosce. A rilevarlo un'intervista fattagli da Il Giornale, a firma di Domenico Ferrara, in collaborazione con Giovanni Masini. A domanda: "Tu conosci Matteo Renzi?", lui ha risposto: "Chi?", e il giornalista "Matteo Renzi..." e lui: "Ho sentito parlare di Berlusconi, ma di Renzi non ancora".

L'intervistatore gli ha fatto così notare che l'ex Sindaco di Firenze si ispira proprio a lui in alcune pose e Fonzie ne sembra lusingato: "Sembra fantastico". Poi aggiunge: "Vedi, se hai la buona volontà e le migliori intenzioni verso il tuo popolo e per il tuo paese, non importa quale maglietta o giubbotto indossi". E ancora: "Se lui è bravo, acuto e intelligente e sa quello che vuole, può fare strada e rivelarsi una brava persona".

Cosa fa oggi il mitico Fonzie? Riposto dal 1984 (anno in cui Happy days fu soppresso dai palinsesti) il giubbotto di pelle, si è dedicato alla scrittura. Ha scritto 26 libri per bambini, vendendo oltre tre milioni di copie negli Usa. Eroe delle sue storie è Hank Zipzer, un brillante ragazzino dislessico che supera con tenacia le sue disavventure scolastiche. Un bel messaggio per chi soffre di quella patologia. Insomma, oltre quel "Hey!" col pollice all'insù, c'è molto di più…