Grande successo per Jennifer Aniston al "Toronto Film Festival". L'attrice americana ha attirato le attenzioni di paparazzi e pubblico non tanto per il film "Cake" presentato alla celebre kermesse del Cinema, ma per il suo look molto sexy. Bella e raggiante, la Aniston si è presentata sul red carpet con un abito nero che lasciava ben poco spazio all'immaginazione. L'ex moglie di Brad Pitt, infatti, deve aver dimenticato il reggiseno e questo particolare non è passato per niente inosservato all'occhio lungo dei fotografi e dei giornalisti presenti.

In particolare, le forti luci accese sul red carpet hanno evidenziato come l'attrice e regista avesse indossato il suo vestitino sexy senza il reggiseno. Naturalmente, i flash dei paparazzi sono stati tutti per lei, anzi per la sua mise apparsa piuttosto audace soprattutto per un'artista di talento come la Aniston che non ha di certo bisogno di mettere in mostra il suo corpo per attirare l'attenzione. Accanto a lei, al "Toronto Film Festival", c'erano il fidanzato Justin Theroux e il collega Sam Worthington. Ma il siparietto "piccante" concesso involontariamente dalla star di Hollywood ha distolto l'interesse sia verso il cast del film, sia nei confronti della pellicola diretta da Daniel Barnz.

Il centro dell'interesse, in un attimo, è passato dalla presentazione del film "Cake" - di cui la Aniston è anche produttrice - al Gossip più spietato sul suo look. Niente da eccepire sul corpo snello e sulla silhouette mostrate dalla 45enne attrice statunitense, però è indubbiamente un peccato che, giunta ad una rassegna cinematografica per presentare un nuovo film, si sia pensato quasi esclusivamente al reggiseno scomparso di Jennifer Aniston. Le immagini del suo red carpet hot stanno facendo il giro del mondo, e quasi sicuramente la regista e produttrice di Hollywood la prossima volta rifletterà bene su cosa indossare in occasione di una kermesse importante come un Festival del cinema, per evitare che faccia impazzire il pubblico presente non per la bellezza di un suo film, ma per un banale "incidente osé".