In principio fu il tubino di pelle nera tagliata al laser della maison Scervino: Ilaria D'Amico lo indossò in occasione della presentazione dei palinsesti Sky e alcuni non mancarono di intercettare una piega sospetta, un accenno di pancino. Da quel momento la notizia che voleva la giornalista sportiva già incinta del compagno Gianluigi Buffon cominciò a circolare in tutti i principali media con un insistenza sempre maggiore. Il numero in uscita oggi della rivista di Gossip Novella 2000 rilancia con una notizia recente che assicura che la D'Amico è stata più volte avvistata all'ospedale Buzzi di Milano, a cui si è recata anche per l'undicesima edizione di Un ospedale per Amico, iniziativa di cui è testimonial.

Il sostegno e l'impegno al fianco dell'équipe medica del reparto di Pediatria dell'ospedale (in cui la D'Amico ha dato alla luce il figlio Pietro, nel 2010) è cosa risaputa, ma la frequenza con cui la giornalista e conduttrice è stata vista nella clinica milanese in questi ultimi tempi desta qualche sospetto. Bebè in arrivo o insinuazioni basate su fragili deduzioni? Chissà.

Intanto sul settimanale Nuovo, Antonio Ricci si lascia andare a una considerazione poco lusinghiera su Ilaria: "tutti hanno sempre criticato le mie veline, ma le vere rovina-famiglie non sono loro, sono le giornaliste, certe giornaliste". Difficile non cogliere l'allusione. Il regista e autore di Striscia la notizia ha un pensiero anche per la Seredova: "povera Seredova, che Iddio l'abbia in gloria!", dice.

Della liaison tra la D'Amico e il portiere di Juve e Nazionale, Ricci fa un discorso quasi sociologico: "lo stereotipo velina-calciatore è stato superato da quello giornalista-calciatore. Le giornaliste sono solidali tra loro", aggiunge, "ma fanno in fretta ad affossare le altre. Dopo le numerose critiche alle mie veline, per esempio, io sono stato costretto a imporre loro uno schema di vita rigido, ritirato, quasi monastico".

Vale a dire, le sue Veline sono angeli del focolare, indifferenti alle tentazioni mondane, mentre le giornaliste, certe giornaliste, non si fanno problemi a rubare i mariti alle altre e a mostrarsi in tutta naturalezza dedite ad occupazioni amorose. Una vera tirata d'orecchie alla bella Ilaria, divenuta in questi ultimi mesi il bersaglio prediletto di moralismi e bacchettoneria di varia provenienza.