Come dichiarato dal settimanale "Eva Tremila", continua a ingigantirsi, giorno dopo giorno, lo scandalo dei falsi servizi televisivi, che vede indagati Fabio e Mingo, i due inviati storici di "Striscia la Notizia", il famoso programma satirico in onda sulle reti Mediaset. Lo scandalo, scoppiato da qualche settimana, è partito dalla scoperta di un servizio televisivo, risultato essere confezionato ad arte dai due invitati allo scopo di ottenere un guadagno illecito.

Dopo la prima settimana d'indagini, i servizi coinvolti nello scandalo risultarono essere due; con il proseguimento delle indagini però, i servizi falsi sembrano moltiplicarsi ulteriormente, al punto che il Codacons, l'associazione a tutela dei consumatori, ha dichiarato che è in procinto di costituirsi parte offesa, nel procedimento penale aperto dalla magistratura a carico dei due presentatori televisivi Mingo De Pasquale e Fabio De Nunzio.

Alcuni dirigenti dell'associazione, hanno specificato che la loro iniziativa legale, è volta a garantire i diritti dei consumatori anche nel settore televisivo e dell'informazione in generale. Vista la natura del programma prodotto da Antonio Ricci, che ha riconfermato le due veline, Irene e Ludovica, anche per la prossima stagione, il Codacons e il Tg satirico, collaborano insieme da molto tempo, intervenendo più volte nei molti casi di truffa scoperti dalla trasmissione. Lo stesso presidente Carlo Rienzi, è stato più volte ospite in studio.

Lapidario e molto esplicito il comunicato diramato dall'associazione, con il quale dichiara che, essendo da sempre Striscia La Notizia dedita alla difesa di tutti i cittadini, contro le sempre più numerose truffe, nel caso in cui le indagini dovessero appurare illeciti, oltre alla lesione della buona fede dei telespettatori, si determinerebbe anche un grave danno per la trasmissione stessa, almeno sul piano dell'immagine.

La nascita dello scandalo e le indagini della magistratura

Il colpo di scena si ebbe durante la puntata del 23 aprile, nella quale il Gabibbo, annunciò che a seguito della ricezione di una comunicazione, che avrebbe potuto mettere in dubbio il rapporto di fiducia con la redazione pugliese, i due inviati sarebbero stati sospesi con effetto immediato.

Questo lasciò molti interrogativi anche ai telespettatori, che non sapevano cosa era successo. Da parte di Fabio e Mingo, inizialmente non ci fu nessun commento sull'accaduto, a parte una dichiarazione rilasciata alla rivista "Tv Sorrisi e Canzoni", con la quale asserivano di cadere dalle nuvole e che non riuscivano a mettersi in contatto con la produzione del programma.

Le cose furono più chiare circa una settimana dopo, quando una seconda dichiarazione del Gabibbo, rilasciata a fine trasmissione, specificava che la sospensione dei due inviati, era dovuta alla segnalazione di due servizi contraffatti, quello del falso avvocato, e quello della maga sudamericana. Nel corso delle indagini, condotte dalla Procura di Bari, e nelle quali sono stati visionati tutti i servizi della coppia, quelli risultati falsi sarebbero una decina. Il rapporto di collaborazione tra Fabio e Mingo e Striscia La Notizia, ebbe inizio nel 1997, per cui le indagini dei giudici pugliesi si annunciano molto lunghe.