La settima stagione sarà la migliore. A dichiararlo è Ian Somerhalder, alias Damon Salvatore in The Vampire Diaries, serie televisiva ormai divenuta un cult nell’immaginario collettivo e già giunta alla settima edizione. L’attore ha rilasciato di recente un’intervista pubblicata sul portale PopSugar.

Dunque, cosa importa se Elena Gilbert non sarà più nella serie? Cosa importa se gli equilibri saranno diversi? A fare da contraltare a tutti questi cambiamenti l’immagine di un esplosivo Damon Salvatore, spesso vittima di sbronze, ma seducente e terribilmente sexy, sebbene a tratti viscido e crudele.

Proprio lo stesso personaggio che i fan hanno amato sin dall’inizio. Un personaggio fatto di debolezze, che, ad ogni modo, sono anche la sua forza.

The Vampire Diaries torna sulla scia della semplicità, fatta di relazioni e sentimenti

Nell’intervista Ian Somerhalder ha parlato anche del rapporto tra Damon e Bonnie Bennet, strega migliore amica della sua fidanzata Elena Gilbert, con la quale si viene a creare un rapporto di complicità proprio perché entrambi vedono sparire la persona che amano di più. Ciò determina la nascita di un rapporto molto prezioso, per il quale Damon sarebbe disposto a tutto, così come lo sarebbe per il fratello Stefan e per l’amico Alaric.

Tornando alle novità anticipate dall'attore nell'intervista, sembra che lo storytelling della settima stagione di The Vampire Diaries tornerà sui binari di quello che era durante le prime tre stagioni.

E questi binari non sono fatti d’altro che di semplicità. L’idea di base è quella di rendere tutto semplice come prima, senza dover rincorrere a tutti i costi effetti speciali sorprendenti. Allora Damon era un vampiro imprevedibile, per niente simpatico e, allo stesso tempo, molto vulnerabile. La semplicità che sarà la chiave di volta della nuova stagione non avrà niente a che vedere con aspetti leggendari e mitologici, come licantropi, pietre di luna e lune piene.

Alla base ci saranno solo e semplicemente le relazioni. Secondo l’attore, infatti, le relazioni umane sono una sorta di potentissimo catalizzatore dell’attenzione e del coinvolgimento da parte del pubblico, soprattutto per il fatto che quando si è preda di determinate passioni, come la tristezza, la rabbia, l’amore, l’attrazione, sentimenti forti ma non tangibili, si ha a che fare con qualcosa di reale, qualcosa di condivisibile, qualcosa che crea un collegamento tra personaggi e pubblico, un collegamento basato sul più potente collante per gli umani, i sentimenti.