Apparentemente, le Destiny's Child non hanno alcun bisogno di tornare assieme. Beyoncé ha una carriera stratosferica ed è sposata con Jay Z, uno degli uomini più potenti del musicbiz statunitense. Kelly Rowland non se la passa malaccio: nello scorso novembre è diventata mamma e il suo ultimo album, "Talk a good game", è entrato nella Top 5 USA. Michelle Williams va spesso in TV, nello scorso aprile ha cantato alla Casa Bianca per Obama, il suo ultimo album "Journey to Freedom" si è mosso abbastanza bene. In più, a tutte e tre, continuano ad affluire in tasca le royalties dei "vecchi" dischi delle Destiny's Child.

Nessun motivo "pratico" per una reunion, dunque. Nessuna è alla canna del gas.

Forse la possibile reunion trae - paradossalmente - forza proprio da ciò: si potrebbe mettere in piedi proprio perché non ci sono grandi motivi economici. Non dobbiamo dimenticare che le tre signore sono state, prima di tutto, grandi amiche. Ma da dove saltano fuori le voci sul possibile ritorno delle Destiny's? Dall'ineffabile Mathew Knowles, padre di Beyoncé, nonché ex manager sia del gruppo R&B-pop sia della stessa Bey. L'uomo, 63 anni (padre anche di Solange Knowles), asserisce d'essere ancora il gestore del trio e ha detto: "Ho grandissime speranze che le signore vogliano tornare con un album e con un tour". E poi: "Proprio in questo momento sto lavorando su alcuni progetti relativi alle Destiny's Child.

Sono ancora io a gestire le signore, e spero che entro i prossimi due o tre anni vedremo qualcosa di grosso".

Il padre di Beyoncé, un manager inflessibile

Mathew Knowles, ex manager di Beyoncé e delle Destiny's Child, era considerato un personaggio inflessibile e con qualche caratteristica in comune con Joe Jackson, l'ex manager (e padre) di Michael Jackson.

Mathew, cresciuto a Gadsden in Alabama e laureatosi nel '74 a Nashville, in realtà non è nato nella musica come molti altri gestori di artisti. Il padre di Queen Bey infatti, dopo aver iniziato in un McDonald's in Texas, per molti anni ha venduto macchinari sanitari agli ospedali. Nel 2011 ci fu la frattura tra la cantante e l'ingombrante padre.

Una frattura mai chiarita fino in fondo: entrambi hanno lasciato intendere d'essere stati quasi obbligati a sospendere i rapporti lavorativi, ma non hanno spiegato il perché. I più maliziosi, comunque, hanno sempre asserito che, in realtà, l'affascinanteBeyoncé fosse stufa del duro carattere del genitore e dei suoi metodi un po' "old school".

Non sarebbe la prima volta

In realtà, le Destiny's Child, scioltesi nel 2006, si sono ritrovate pubblicamente più d'una volta. Accadde ad esempio, in una sorta di mini-reunion,ai BET Awards del 2007. E poi, ancora, durante l'intervallo del SuperBowl 2013, con tanto di "Bootylicious" e "Independent Women". E, più recentemente, agliStellar Awards di quest'anno quando - evento passato un po' sotto silenzio - Michelle Willams ha cantato "Say yes" con Bey e Kelly. Tutti segnali che lasciano intendere che nessuna del trio considera le Destiny's come un'esperienza da consegnare al passato.