Per oltre un quarto di secolo in Italia non era Natale senza Cinepanettone, così come venivano definiti quei film comici che uscivano puntualmente nelle sale cinematografiche italiane durante il periodo natalizio e avevano puntualmente successo. Certo, si beccavano anche tante critiche per la loro leggerezza, comicità definita in modo dispregiativo 'spicciola', ma in tanti ammettevano che senza i cosiddetti film 'da cassetta' tanti film cosiddetti 'impegnati' non sarebbero realizzati. I Cinepanettoni si basavano su una coppia inossidabile: Christian De Sica e Massimo Boldi, divenuti gli Stanlio e Ollio del Cinema nostrano.

Romanaccio il primo, milanese doc il secondo, funzionavano proprio per la loro diversità linguistica, stilistica e fisica. Attorno a lororuotavano poi diversi attori caratteristipiù le immancabili belle di turno, ora nel ruolo di irresistibili amanti, ora in quello di moglie tradita. La sceneggiatura era ricca di battute, colpi di scena, equivoci, mentre gli sfondi cambiavano ad ogni film.

Ma come ogni cosa, anche la coppia Boldi-De Sica è giunta al capolinea dopo ben trenta film di Natale fatti insieme. Ne ha parlato Christian De Sica ospite ospite a Verissimo, intervistato da Silvia Toffanin. E ha detto come sono andate realmente le cose con Massimo Boldi.

E' stato Boldi a voler andare via

Senza troppi giri di parole, l'attore, showman e figlio del grande Vittorio, ha affermato che Boldi 'se la canta e se la suona', dato che è stato lui a voler andare via.

Dopo trenta film girati assieme, continua De Sica, Boldi ha deciso di cambiare e intraprendere una strada da solo. Poi ammette che all'inizio per lui non è stato facile, datoche la coppia funzionava da tanto tempo. Ma le cose sono andate bene per entrambi.

No a una minestra riscaldata

De Sica poi parla della volontà di Boldi di voler ritornare a fare coppia con lui, due anni fa.

Ma è stato proprio De Sica a rifiutare, giacché, sostiene: ''la minestra riscaldata, non va mai bene. Quando le cose si rompono è difficile rimetterle a posto''. Poi conclude anche con un pizzico di malinconia di essersi divertito tantissimo con lui, più che con ogni altro. Si lascia andare anche a un paragone un po’ azzardato: ''Eravamo come Ginger Roger e Fred Astaire''. Credete abbia fatto bene? O era opportuno che la coppia si rinsaldasse?