Alla fine anche Quantico fa il suo debutto sulla tv italiana. Lo show televisivo di ABC, il celebre network americano, giunge anche sulle italiche sponde per mezzo del canale Fox che lo propone ogni mercoledì sera con due episodi.Quantico narra le vicende di Alex Parrish, una giovane agente dell’FBI coinvolta suo malgrado in un attentato terroristico, di proporzioni gigantesche, che colpisce il centro di New York City. La bella agente, però, dovrà fare i conti con chi l’accusa dell’attentato - e ovviamente scappare il più velocemente possibile - e con il suo passato nell’accademia di Quantico.

Proprio questo luogo, infatti, diventa crocevia delle indagini. Il terrorista si nasconde tra le reclute che nove mesi prima avevano cominciato il proprio addestramento per diventare agenti del bureau, accanto ad Alex. Tutti nascondono un segreto, nulla è come sembra.

Buono l'incipit, ma un passato troppo illustre

L’incipit narrativo di Quantico non potrebbe essere dei più azzeccati, da una parte una vicenda che vede lo show essere piuttosto attuale, si veda il richiamo all’ISIS, dall’altra l’elemento mistery che seduce e affascina il pubblico. Ma l’incipit, si sa, è come una teoria scientifica che deve essere verificata.Così, quello che abbiamo potuto osservare mercoledì scorso nei due episodi andati in onda (Corri e America) è stato il parziale fallimento della teoria scientifica iniziale.

Da una parte, infatti, lo show si dimostra interessante e accattivante, dall’altra sembra essere una fusione non proprio riuscitadi Homeland e Lost messi insieme.

Il problema sta proprio qui. Quantico ha dei precedenti illustri e il confronto non regge. Guardando i primi due episodi, infatti, si ha la sensazione che manchi qualcosa.

Come se la narrazione ad un certo punto accelerasse mentre il pubblico a fatica gli sta dietro. Persino il fascino del mistero dietro ogni personaggio sembra non convincere: non si fa nulla per nasconderlo, lo spettatore lo deve sapere subito. Da questo punti di vista sarebbe stato più interessante scoprirlo un po’ alla volta, proprio come accadeva in Lost.

Un intreccio narrativo perfetto

L’intreccio narrativo, però, è la cosa che convince di più di Quantico. Da subito siamo catapultati nel bel mezzo della voragine provocata dall’esplosione del Grand Central Terminal. Poco distante Alex Parrish si ritrova stordita e senza ricordi. Diventa così la prima sospettata, ma neanche l’unica. Una soffiata, infatti, annunciando l’imminente attacco, aveva accusato di terrorismo uno dei cinquanta neo-agenti dell’FBI che si erano formati all’accademia di Quantico nove mesi prima. Alex rientra nel profilo del sospettato per poi diventare l’indiziato numero uno, quando nel suo appartamento verranno scoperti C4 e piantine dell’obiettivo. La Parrish sarà costretta a spostarsi tra il presente da fuggitiva e il passato da recluta, in un gioco di flashback già collaudato in precedenza dal network stesso (Lost).

La fotografia fin troppo patinata, la colonna sonora che inserisce elementi pop a random, un cast che sembra fuoriuscito direttamente da Beautiful (sulla cui bravura, però, non si ha nulla da dire) e una regia che nei momenti action sembra non sapere dove mettere le mani, minano la qualità di un prodotto che ha un potenziale veramente alto. Scopriremo se, nelle prossime puntate, la serie televisiva sarà in grado di evitare gli errori commessi.