La serata di X Factor comincia ancora nel segno della solidarietà verso i più sfortunati, segnati dagli eventi che stanno occupando le prime pagine dei giornali. In un video ci vengono mostrati i ragazzi di X-Factor a contatto con rifugiati ospitati dall’UNHCR, mentre li guidano attraverso la routine che vivono nella casa del talent. Si parte con un medley dei successi di Michael Jackson, intonato da tutti i concorrenti ancora rimasti in gara, e poi comincia la prima manche, in cui tutte le canzoni scelte sono rigorosamente in lingua italiana. L’ospite della serata è Jess Glynne, artista ancora poco conosciuta in Italia in tour per promuovere il suo primo album, “I Cry When I Laugh”.

A X-Factor Italia si inciampa proprio sulla musica italiana

La manche in italiano sembra mettere in difficoltà un po’ tutti, escluso Gio Sada che, forte della sua grande professionalità, omaggia De Andrè adattandolo al suo stile senza imitarlo. La prima a inciampare nel voto da casa è però Enrica, la cui interpretazione di Malika Ayane risulta poco pulita e piena di stonature.

Gli Urban Strangers se la cavano, dopo un inizio malfermo, con una rivisitazione de “La libertà”, i Moseek convincono Mika ma non Skin ed Elio in “Tutti i miei sbagli” dei Subsonica, mentre Davide rivoluziona “L'Italiano” di Toto Cutugno, arrangiandolo in uno stile reggae, e Luca si trova a gestire la febbre mentre si confronta con Tiziano Ferro.

L’impressione generale, però, è che tutti i concorrenti siano poco a loro agio proprio con la lingua italiana, nonostante la loro provenienza. Forse cantare in inglese permette un distacco emotivo in più dal pubblico, fatto sta che gli errori sono tanti, persino per i concorrenti più forti, e i giudici non risparmiano critiche.

Luca si impegna e vince anche la febbre ma non i ballottaggi

Ed è proprio la febbre a penalizzare Luca, la cui interpretazione di “Stitches” di Shawn Mendes risulta incrinata da una stanchezza che lo rende meno combattivo. Ai ballottaggi non andrà meglio: Enrica intona ottimamente “One and Only” di Adele, mentre Luca traballa su “My Immortal” e neanche Fedez che ricorre al tilt può salvarlo.

È così che lo show perde uno dei suoi due concorrenti più giovani, penalizzato da una serata storta, nonostante una voce profonda per i suoi diciassette anni e una capacità di stare sul palco che si avverte anche con la classe e la maturità con cui Luca affronta l’eliminazione, ringraziando tutti con un sorriso e intrattenendosi con Mara e Alessio Viola nell’Xtra Factor come se si trovasse nel salotto di casa.

Nessuno brilla particolarmente nella sesta puntata dei live: gli Urban Strangers si adagiano sugli allori, Gio Sada è impeccabile ma nulla più, Davide sceglie un pezzo più suo ma si lascia andare all’autocompiacimento, la voce di Elisa sembra essere di nuovo un problema (questa volta per Skin ed Elio).

Anche i giudici sono più feroci e tesi, i litigi si sprecano, anche perché, con così pochi concorrenti rimasti, non c’è più spazio per i buonismi e i miglioramenti.

O la va o la spacca, perché nella prossima puntata si entra ufficialmente nel mondo discografico: la settima puntata sarà, infatti, la volta degli inediti.