Il Festival di Sanremo 2016 giunto alla sua 66° edizione sta volgendo quasi al termine, sabato 13 febbraio l'ultimo appuntamento con l'esibizione canora che in questi giorni sta registrando un alto share di telespettatori parial 50%. Tra boom di telespettatori non mancano, tuttavia, scandali sui voti che hanno insospettito la Polizia Postale e compensi da urlo assegnati al conduttore Carlo Conti e ai vari ospiti.

Sanremo 2016 e il cachet di Carlo Conti

In molti si chiedono quanto ci costerà anche quest'anno l'esibizione canora più attesa dell'anno, cifre da capogiro che se sommate tra loro potrebbero sfamare l'intero universo ma che ahimè vengono investite per arricchire le tasche di chi possiede giatanto.

Il Conduttore Carlo Conti, per la presentazione delle serata del festival guadagnerà un cachet pari 550mila euro, mentre per quanto riguarda i suoi compagni di viaggio Gabriel Garko, Madalina Ghenea e Virginia Raffaele la cifra sborsata da mamma rai e dagli abbonati sarà pari a 70/100mila euro cadauno. Se è vero che il festival regala emozione ai telespettatori, lascia un amaro in bocca quando si pensa che con queste cifre si potrebbe sanare il debito pubblico e aiutare tante persone che dormono in auto o sotto i portici. Tale aspetto è stato sollevato dall'attore Checco Zalone che ha rifiutato di partecipare in qualità di ospite rifiutando una cifra da capogiro come cachet, forse come manovra pubblicitaria ma volgendo la sua attenzione al dispendio dei soldi pubblici.

Sanremo 2016 si macchia di giallo

Ad alimentare le innumerevoli critiche mescolate al boom di ascolti, oltre al dispendio dei soldi pubblici, c'è anche il giallo sui telecomandi per il voto che nella terza serata non hanno funzionato. Questo errore ha fatto aprire un'inchiesta da parte del corpo della polizia postale per fare luce sulla vittoria della nuova proposta Miele su Gabbani.

Il giallo è emerso grazie ad un tweet del giornalista Luca Dondoni il quale ha affermato che nessuno il voto dei giurati non è avvenuta secondoquanto previsto dal regolamento che prevede un sistema di votazione misto. Quanto sollevato, dunque, dal giornalista della stampa ha posto dei seri interrogativi sull'effettiva veridicità dei voti.