Chris Brown è stato tratto in arresto ieri notte nella sua abitazione di Tarzana, un' area residenziale situata nella zona nord-ovest di Los Angeles, il noto rapper e cantante statunitense, secondo le ricostruzioni della polizia locale, avrebbe minacciato la modella Baylee Curran con una pistola al termine di un violento litigio. E' stata proprio la Curran, dopo essere fuggita, a chiamare le forze dell'ordine.

Chris Brown di nuovo in manette, un arresto degno di un film

Dopo quattordici ore di vero e proprio assedioin attesa di una mandato di cattura, la polizia, supportata da un'unità speciale SWAT, ha fatto irruzione nella villa di Brown per ammanettarlo.

Un arresto degno di un film dunque, ed una trama degna di un reality show. Mentre era asserragliato in casa Brown ha infatti iniziato a postare sulla sua pagina Instagram una serie di video per manifestare il suo sdegno nei confronti di una situazione da lui vissuta come una palese ingiustizia, dedicando ai poliziotti frasi come "Quando sarete in possesso di un mandato entrerete qui e non troverete un bel niente, idioti", oppure "Una volta ogni 3 mesi mi mettono in mezzo a queste cose, la prossima volta che succederà? Se chiamo la polizia io per denunciare gli stalker arrivano dopo un giorno intero".

Secondo quanto riporta il noto portale americano TMZ, Brown, prima di essere arrestato, avrebbe lanciato fuori dall'abitazione un borsone contenente armi e droga ed attualmente sarebbe stato rilasciato dopo aver pagato una cauzione di 250.000 dollari.

Chris Brown e i problemi con la giustizia

Non è la prima volta che Chris Brown viene tratto in arresto; nel 2009, infatti, il rapper venne condannato a cinque anni di libertà vigilata per aver picchiato Rihanna, sua fidanzata all'epoca dei fatti; nel 2013 finì in manette a causa di una rissa con il collega Frank Ocean.Lo stesso anno venne accusato assieme alle sue guardie del corpo per aver malmenato un uomo, venne quindi condannato ad un periodo di permanenza in un centro di riabilitazione, durante il quale non rispetto alcune norme, ed a causa di queste violazioni ricevette un'ulteriore condanna a 131 giorni di prigione.