Nina Moric non è riuscita a trattenere la rabbia. Il profilo della modella quarantenne è stato letteralmente preso d'assalto per una foto pubblicata diverse ore dopo il Terremoto. Il post non aveva nulla a che fare con il sisma del centro Italia. Nessun riferimento neanche indiretto. Nonostante ciò per molti quello scatto era inopportuno perché pubblicato dopo un evento catastrofico come il terremoto che ha raso al suolo tre paesi tra il pontino e le Marche. Un attacco che Nina Moric respinge con fermezza sottolineando di essere stata tra le prime ad esprimere il suo cordoglio per le vittime ed a diffondere un appello per aiutare le popolazioni colpite dall'evento sismico.

In un lungo post la modella di Zagabria ha messo nel mirino chi ama fare facili moralismi sui social network. La croata ha specificato che avrebbe potuto anche far finta di niente visto che in questi giorni era lontana dall'Italia.

"Si vede appena una sagoma"

Nonostante ciò appena è venuta a conoscenza della catastrofe non ha esitato ad esprimere il suo cordoglio su Facebook. Un gesto che testimonia una volta di più il forte legame che la croata ha con il Bel Paese. Nina Moric non riesce ad accettare che gli venga fatta la morale per una foto in penombra: "Si vede appena una sagoma". La modella, come sempre, non usa giri di parole: "Quasi ogni giorno assistiamo a tragedie e sciagure. Per tale motivo evito un'eccessiva ostentazione del corpo".

Nina Moricsottolinea che va sempre mantenuto un certo decoro.

"In quanti sono andati sui luoghi della tragedia?"

La modella sostiene che le persone che si sono dedicate a criticarla su Facebook quasi certamente non hanno raggiunto i luoghi colpiti dal sisma. Un duro attacco ai "leoni da tastiera". La Moric si chiede in quanti si sono recati ad Amatrice o ad Accumuli per scavare a mani nude e dare una mano ai soccorsi.

Per tale motivo la croata sostiene di non accettare moralismi e lezioni di vita per una foto pubblicata sulla sua pagina Facebook. L'ex moglie di Fabrizio Coronachiude il lungo post evidenziando che non esiste tempo per il dolore: "Perché non esiste tempo che restituisca i cari a chi li ha persi".