Terminato il Grande Fratello Vip, tutti i nodi sono venuti al pettine e, una volta concluso il gioco televisivo, i concorrenti sono usciti allo scoperto. Infatti nella puntata speciale mandata in onda lunedì 14 novembre sono stati oggetto di discussione i litigi avvenuti nella casa più spiata d’Italia. Andrea Damante ha parlato con Antonella Mosetti, Asia Nuccetelli ed Elenoire Casalegno per chiarire il proprio punto di vista in merito ai suoi comportamenti durante il reality. Valeria Marini, invece, si è confrontata con Stefano Bettarini e Mariana Rodriguez e, con la sua diplomazia, ha minimizzato le liti avvenute nella casa, decidendo di fare la pace con entrambi.

Clemente Russo, il pugile marcianisano non ha partecipato alla puntata, in quanto squalificato a causa di un’offesa perpetrata ai danni di Simona Ventura e per una frase considerata “omofoba”. Infatti aveva dato della poco di buono alla Ventura e detto che le donne che tradiscono i mariti meriterebbero di essere uccise, dopo aver saputo da Stefano Bettarini che la conduttrice torinese lo aveva tradito.

Ecco le parole di Bosco sul pugile marcianisano

Ma ricordiamo che Clemente Russo, la settimana prima di questo scandalo, era stato al centro delle polemiche per un’altra situazione. Infatti aveva appellato il concorrente gay Bosco Cobos con il termine “friariello” per indicare, secondo quato sostenuto da diveri utenti e telespettatori, in senso dispregiativo, la sua omosessualità.

Bosco, d’altra parte, aveva accettato le scuse del pugile che, dopo la diretta in cui Ilary Blasi e Alfonso Signorini lo avevano rimproverato, si era sentito in dover di chiarire con lui. Il concorrente spagnolo, però, terminata l’esperienza nella casa non le manda a dire e in una recente intervista ha riservato parole molto forti al pugile.

A Bosco non è andato giù il fatto che Clemente, approfittandosi del fatto che lui non conoscesse bene l’italiano, voleva istigare gli altri concorrenti a chiamarlo “friariello” per prenderlo in giro. Il concorrente spagnolo ha visto questa azione come un’istigazione non solo all’omofobia, ma anche al bullismo. “Mi fa pena, ha un problema culturale e dovrebbe allenare la sua mente per coltivare l’intelligenza invece di pensare solo ai muscoli”, queste le parole di fuoco di Bosco Cobos rivolte a Clemente Russo.